Cena benefit per le spese legali

𝐒𝐀𝐁𝐀𝐓𝐎 𝟏𝟔 𝐃𝐈𝐂𝐄𝐌𝐁𝐑𝐄 ℅ #𝐋𝐚𝐛𝐀𝐐𝟏𝟔 #ReggioEmilia
𝐆𝐥𝐢 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧ə 𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐥ə 𝐚𝐥𝐥❜𝐚𝐧𝐧𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐜𝐞𝐧𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐞 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐥𝐢.
🔶Dalle 20:00
🔶Menù:
– antipasto veg
– piatto di polenta con sughi a scelta (di carne o veg)
– lambrusco (o analcolico)
– dolce
🔶Contributo a persona: 20€ adulto | 10€ bambini/e
📞 Prenotazioni al 3487458148 _ whatsapp o tell_ (entro giovedì 14 dicembre): indicando numero di posti e quantə veg.
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🚩Come ogni fine anno vogliamo ritrovarci e abbiamo il piacere di invitare compagnɜ e solidalɜ alla cena per le spese legali degli spazi sociali di Reggio Emilia. I procedimenti penali a carico di compagnɜ degli spazi sociali sono tuttora in corso, la mano lunga dello stato italiano continua a voler punire quanti negli anni passati e fino ad oggi hanno prodotto e agito conflitto sociale, aperto spazi di libertà e lottato per i diritti di tuttɜ.
Il prossimo futuro si presenta peggiore del passato, a tinte fosche, nere come il colore di chi governa oggi l’Italia. Il Governo di Giorgia Meloni è lanciato a grandi passi nel tentativo di realizzare il progetto politico missino elaborato negli anni ottanta del presidenzialismo, quello più recente di Berlusconi di mettere sotto controllo l’indipendenza della magistratura e il grande sogno leghista di dividere in due il paese attraverso il federalismo del Nord. Questi importanti progetti reazionari vengono accompagnati da una costante produzione di nuova legislazione repressiva.
Attraverso numerosi decreti (dpcm) il governo Meloni continua a creare nuovi reati da sanzionare con pene detentive e al contempo continua ad inasprire le pene previste per “reati” gia presenti nell’ordinamento penale italiano, su tutti il doppio aumento di pene per il “reato”di occupazione di immobili portato una prima volta a 5 anni e poi aggiornato dopo pochi mesi a 7 anni.
Queste azioni da parte del governo sono rivolte a voler normare comportamenti che non rientrano nei classici canoni della destra e a reprimere duramente ogni possibile conflitto sociale, dai rave alle occupazioni, dai blocchi stradali ai picchetti dei lavoratori, vogliono seppellire tutto ciò che odiano sotto anni di prigione.
Tocca a noi tuttɜ lavorare affinché tutto ciò non diventi la norma.
Tocca a noi tuttɜ essere solidalɜ con chiunque venga colpito.
Vogliamo ritrovarci come ogni anno per condividere percorsi e discorsi, una buona tavola del buon lambrusco e la determinazione nel continuare a lottare.

𝗟𝗮𝗯 𝗔𝗤𝟭𝟲 – 𝗖𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗠𝗶𝗴𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲 – 𝗖𝗮𝘀𝗮 𝗕𝗲𝘁𝘁𝗼𝗹𝗮

La #FIGC alza barriere e crea discriminazioni

Supportiamo la squadra Progetto Aurora di #ReggioEmilia e i suoi ragazzi, calciatori senza frontiere.
Rimaniamo sconvolti, delusi e demoralizzati da questa imbarazzante e meschina richiesta imposta dalla Federazione Italiana Calcio che prevede che i ragazzi per giocare a calcio debbano presentare diversi documenti perchè per lo Stato non sono italiani, in quanto i loro genitori sono di origine straniera . La normativa precedente con lo ius soli sportivo prevedeva questo solo per i bambini che non si trovavano in Italia al compimento dei 10 anni, ora sul bollettino della Figc, è stata pubblicata una nuova normativa che richiede la stessa documentazione per il primo tesseramento di tutti i ragazzi dai 10 anni in su, indipendentemente da quanto siano in Italia
Così la FIGC alza le barriere e crea discriminazioni.
Lo sport è nato per unire e far gioco di squadra. Così si infrangono i sogni di tanti bambini e ragazzi, a cui interessa giocare, divertirsi e stare insieme e non sottostare ad una burocrazia cieca, rigida e discriminatoria.
Siamo solidali con Gianni Salsi e con tutti i ragazzi del Progetto Aurora: li incoraggiamo a continuare a giocare, e chiediamo alla FGCI di ritirare questa normativa che impedisce di esercitare una attività sportiva e di fatto di essere parte di una comunità . Conosciamo bene il progetto Aurora e il lavoro importante che svolge nel quartiere di Santa Croce che abbiamo abitato fino a poco tempo fa.
E’ necessario prendere una posizione forte di fronte a questo che di fatto esclude e marginalizza dei bambini e dei ragazzi, che erige muri e disegna confini nella nostra città e nei nostri quartieri.

Per approfondire:
https://www.reggionline.com/addio-ius-soli-sportivo-la-federcalcio-regionale-chiede-lumi-roma-video/

REmilia Pride 2023

Domenica pomeriggio come spazi sociali di #ReggioEmilia abbiamo sfilato per il #REmiliaPride2023 con lo spezzone indecorosə, anticapitalista, antifascista e transfemminista, mostrando migliaia di corpi, autodeterminandoci nello spazio urbano, contro il cis-etero-patriarcato che quotidianamente opprime la comunità LGBTQIA+.

Abbiamo attraversato le strade del centro festeggiando e ballando, dichiarando a voce alta quali sono le nostre condizioni per costruire politiche realmente inclusive.
La città di Reggio Emilia è stata scossa da un’ondata di libertà, ma abbiamo bisogno che questa marea insorga oltre la ricorrenza di giugno, che ripercorre i moti di Stonewall, ma tutto l’anno deve essere rivolta: una rivolta indecorosa!

Continuare a mobilitarsi, in modo multiforme ma costante, è necessario per costruire una società inclusiva, che vada oltre i generi e accolga le fragilità. Per noi mettere al centro la cura significa, come primo passo, investire nell’ informazione e nelle strutture pubbliche non istituzionalizzate.
Vogliamo l’aborto libero, gratuito e sicuro e una transizione di genere tutelata e gratuita. È necessario come primo passo il riconoscimento della carriera alias, per poter costruire un sapere transfemminista diffuso in tutte le scuole e università.
Vogliamo che venga riconosciuta la genitorialità alle famiglie arcobaleno, perché la famiglia come concepita dallo Stato e dalla Chiesa è una concezione arretrata e bigotta.
Vogliamo che tuttə si sentano liberə e non respintə da porti chiusi e frontiere. Siamo contro la violenza istituzionalizzata della polizia e dei solitari machisti.
Vogliamo posti sicuri nelle piazze, parchi, strade, scuole, ovunque nella città e possiamo costruirli solo insieme, autodeterminandoci dal basso. Indecorosɜ, liberɜ e ribellɜ oggi, domani, sempre.

LabAQ16 – Casa Bettola – Città Migrante

Contro il “Decreto Cutro”

Ci siamo ritrovate e ritrovati in Piazza Prampolini a #ReggioEmilia per discutere insieme delle conseguenze della nuova Legge sull’immigrazione, il cosiddetto #DecretoCutro.

Lo abbiamo fatto a pochi giorni dell’ennesima strage nel Mediterraneo avvenuta sulle coste della Grecia. È l’inizio di un percorso per denunciare le ripercussioni che questo Decreto avrà sia sulle persone migranti che nei territori in cui tutte e tutti noi viviamo.

Il decreto Piantedosi, o decreto Cutro, peggiora notevolmente la situazione delle persone migranti.
Approvato con il pretesto del blocco dell’immigrazione irregolare, il risultato sarà invece un aumento del numero di persone che vivono nei nostri territori in situazione irregolare e la negazione dei diritti dei richiedenti asilo sanciti dall’ONU e dalla Costituzione Italiana.

Alcune modifiche introdotte sono :
– L’integrazione nel nostro territorio non sarà più sufficiente per ottenere un permesso di soggiorno, togliendo un’importante possibilità di regolarizzazione.
– I richiedenti asilo non potranno più accedere a opportunità reali di integrazione sul territorio come corsi di italiano, percorsi di inserimento lavorativo e sociale e supporto psicologico
– I richiedenti asilo, provenienti dai cosiddetto paesi sicuri, potranno essere trattenuti in frontiera e verranno considerati irregolari fino all’ottenimento di una forma di protezione, senza poter incontrare un avvocato che possa seguirne opportunamente il percorso legale
I permessi di soggiorno per protezione speciale, cure mediche e calamità non saranno più convertibili in permessi per motivi di lavoro, condannando le persone che li ottengono a ricadere in situazione di irregolarità alla loro scadenza.

La soluzione all’irregolarità sono vie d’ingresso legali e opportunità di inclusione delle persone migranti!
Riconoscimento dei diritti delle persone e regolarità eviterebbero ulteriore marginalità ed esclusione e quindi maggiore sicurezza nei territori

Contro il #DecretoCutro – Conferenza Stampa/Incontro

Il 17 giugno ci ritroviamo alle 11.00 in Piazza Prampolini #ReggioEmilia per una conferenza stampa/incontro contro il Decreto Cutro.
Vogliamo parlare insieme della nuova Legge sull’immigrazione.
Lo facciamo in occasione della giornata mondiale del rifugiato che si celebrerà pochi giorni dopo (il 20 giugno) .
Il cd Decreto Cutro è un paradosso ed è frutto di una speculazione politica. Viene infatti emanato come risposta al tragico naufragio di Steccato di Cutro dove hanno perso la vita oltre cento persone. La norma di fatto non va ad impedire le cause che hanno prodotto questa drammatica vicenda ma restringe i diritti dei richiedenti asilo e dei migranti in generale.
Ciò che effettivamente produrrà questa Legge sarà irregolarità per chi già vive e lavora nel nostro territorio, persone che non potranno avere un titolo di soggiorno, che saranno relegate ai magini.
Inoltre i richiedenti asilo accolti nei centri di accoglienza straordinaria non potranno più usufruire dei progetti di integrazione, come per esempio i corsi di italiano.
Tutto questo produrrà marginalità nelle nostre città, mancanza di diritti e sicuramente inciderà sulla sicurezza dei territori.
Vogliamo parlare insieme di tutto questo, informaci, capire che cosa comporterà la nuova Legge sull’immigarzione sia sulle persone migranti che ne saranno direttamente copite, sia nei territori che tutte e tutti noi abitiamo e che cosa possiamo fare insieme per contrastare il Decreto Cutro.

Da #ReggioEmilia alla #Romagna

Oggi siamo stati a #Forlì, lavorando insieme agli abitanti del territorio per continuare a liberare case, cantine e cortili dal fango.
Con pale e badili in mano abbiamo ascoltato i bisogni che emergono nell’emergenza e le preoccupazioni di ciò che rimarrà anche quando il fango non ci sarà più, facendo emergere diritti sommersi.
Abbiamo allestito un punto di distribuzione in cui gli abitanti del quartiere hanno potuto trovare prodotti per la pulizia e per l’igiene personale , dispositivi di lavoro e prodotti alimentari, ma soprattutto un luogo di mutuo soccorso in cui confrontarsi e organizzarsi insieme.
Grazie a tutte e tutti quell* che da Reggio Emilia hanno dato un contributo mettendo in comune materiali e risorse. Un ringraziamento alla cooperativa Centro Sociale Papa Giovanni XXIII e all’azienda agricola Binin per aver messo a disposizione mezzi di trasporto e strumenti di lavoro.

Domani saremo di nuovo per le strade e nelle case di Forlì per continuare il lavoro a fianco degli abitanti e per organizzare la solidarietà in un momento di confronto alle 14 di fronte alla sede di ADL Cobas Emilia Romagna in corso Garibaldi 244

Primo maggio #ReggioEmilia

Manifestiamo il #1maggio a Reggio Emilia, per dare una risposta collettiva alle politiche dei governi che da decenni creano precarietà e povertà individuali, alimentando la guerra tra poveri e spingendo una fascia sempre piu larga di persone verso l’esclusione sociale. Politiche che concentrando la ricchezza a favore delle multinazionali, dei grossi gruppi industriali, di chi vive di speculazione finanziaria e fanno ricadere i costi sociali sui territori e nelle periferie delle città.
Una fascia sempre più ampia di popolazione non trova casa , c’è chi pur avendo un lavoro non riesce ad arrivare a fine mese e i migranti rischiano di perdere la possibilità di avere i documenti in regola mentre il welfare continua ad essere depotenziato o privatizzato.

Il 1 maggio invitiamo a convergere chi quotidianamente lotta per
– gli aumenti salariali contro il carovita
– la possibilità di trovare una casa in affitto contro la
speculazione immobiliare
– i progetti di mutuo aiuto contro la povertà e l’esclusione
sociale
– il diritto di regolarizzazione dei migranti contro il
restringimento del nuovo decreto immigrazione
– una sanità e una scuola pubblica contro la privatizzazione
– una riconversione ecologica contro il greenwashing

Il primo maggio è una data per noi tutt’altro che celebrativa o di mera ritualità, ma un momento importante per mettere in comune vertenze ed esperienze che contrastano sia a livello cittadino che a livello nazionale le politiche del governo Meloni, che senza vergogna ha tolto il reddito di cittadinanza, il contributo per l’affitto e continua a tagliare risorse ai servizi pubblici a vantaggio dei privati, continua ad investire in armi, a rifinanziare la cosiddetta guardia costiera Libica . Tutto questo lo fa attraverso una speculazione politica dove scarica le responsabilità dell’insicurezza nelle città verso gli ultimi arrivati.

Scendiamo in piazza per costruire una città dove il pubblico riprenda potere sul privato, dove il lavoro povero non sia la regola per le giovani generazioni, dove le discriminazioni di genere, colore della pelle o classe sociale non abbiano cittadinanza

LUNEDI 1 MAGGIO CONCENTRAMENTO ORE 15:30 PRESSO L’ARCO DI VIA ROMA

CITTA’ MIGRANTE
ADL COBAS
CASA BETTOLA
LABORATORIO AQ16
COLLETTIVO RABUN

#25APRILE 2023 – Via i fascisti dalle strade, fuori il fascismo dalle istituzioni

🚩 h. 10:00 concentramento #antifa in corso Garibaldi #reggioemilia, davanti alla Basilica della Ghiara.

Il periodo storico in cui ci troviamo è segnato dalla salita al governo dell’estrema destra italiana. L’attività istituzionale svolta da ottobre ad oggi è stata incentrata sul tentativo di sottrarre i già scarsi diritti a quanti non sono allineati allo stereotipo di italiano che la compagine di governo ha in mente e che è la base dei loro stessi principi politici.
Ci ritroviamo con degli esponenti di governo ex MSI e apertamente revisionisti, che non si fanno scrupoli a chiamare “assassini di musicisti” i responsabili dell’azione di via Rasella, colpevolizzando i partigiani combattenti e riabilitando i nazi-fascisti occupanti.
Ci ritroviamo con un ministro dell’istruzione che afferma che l’umiliazione è fondamentale nella crescita e nella formazione dell3 student3, che non aspetta un secondo a sanzionare una preside che condanna un’aggressione squadrista, ma al contrario denuncia student3 per semplici manifestazioni di dissenso.
Ci ritroviamo politiche in materia di immigrazione che sono un completo rifiuto da parte del governo di riconoscere come universale il diritto alla libertà di movimento e alla fuga da guerra e miseria. Le stragi che sono avvenute e che tuttora si consumano sono tutte annunciate ed evitabili, ciò che il governo sta facendo è rendere ancora più pericoloso e difficile il viaggio che i migranti compiono, con il risultato di moltiplicare sempre di più la sofferenza e la morte per centinaia di migliaia di persone innocenti.
Ci ritroviamo un governo che usa incessantemente la parola meritocrazia per riaffermare e consolidare le differenze di classe.
Ci troviamo ad affrontare un governo che risponde ad ogni comportamento sociale che non rispecchia i propri canoni solo ed esclusivamente attraverso lo strumento repressivo licenziando leggi che comminano anni di carcere per ogni cosa.
Questi primi mesi di governo Meloni ci dicono chiaramente che l’obiettivo è attaccare e distruggere passo dopo passo i principi alla base delle democrazie costituzionali sorte dopo la liberazione dell’Europa dal nazifascismo.
Il governo attacca e continuerà ad attaccare l’esperienza della resistenza in molti modi, ognuno dei quali corrisponde a falsità e malafede, tentando così di riscrivere la storia per provare a decostruire il sentimento antifascista proprio di una società aperta ed egualitaria.
Le dichiarazioni revisioniste di vari membri del governo e del partito della Meloni sono sia un’arma per scalfire la memoria della resistenza che un diversivo per portare l’attenzione ed il dibattito pubblico su questo tema mentre sotto i nostri occhi si parla di legalizzare la tortura ed è in corso l’aumento esponenziale del regime repressivo verso qualsiasi forma di divergenza.
In questi mesi, seppur ancora non direttamente legittimati dal governo, i fascisti stanno tornando a sentirsi liberi di agire nelle strade, cosa che nella nostra città si è espressa nella continua comparsa di scritte nazifasciste e simboli di odio sui muri dei nostri quartieri e spazi militanti e che ha trovato compimento nella scoperta che l’autore di tali scritte girava armato e pronto ad utilizzare la pistola contro chiunque avesse tentato di fermarlo, così com’è accaduto proprio alle nostre compagne e i nostri compagni che l’hanno incrociato mentre era intento a scrivere sui muri il proprio repertorio di simboli nazifascisti.

Come militant3 antifascisti e cittadin3 di Reggio Emilia, pensiamo e pratichiamo un antifascismo che parta dal basso e si concretizzi in una presa di coscienza collettiva della cittadinanza intera, che cacci i reflussi di fascismo sia disorganizzato nelle strade che organizzato nelle istituzioni, che lotti per i valori della libertà e della fratellanza degli oppressi contro gli oppressori.
Scendiamo nelle strade tutte e tutti insieme per ricordare la Liberazione e per gridare a pieni polmoni che il fascismo a Reggio Emilia non passa!

Questo 25 aprile, come ogni anno parteciperemo al corteo cittadino, consapevoli che la lotta sarà lunga e dura e che oggi è più che mai necessario smettere di sottovalutare l’estrema destra e al contempo assumere e fare crescere una nuova coscienza collettiva per affrontare questo presente.

🔴 Concentramento corteo ore 10:00 Corso Garibaldi (fronte alla basilica della Ghiara) 🔴

Laboratorio AQ16, Casabettola, Ass. Città Migrante

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Operiamo attraverso lo Sportello Solidale e lo Sportello Migranti, aiutando nella richiesta di documenti, nella compilazione di curriculum, nella ricerca di lavoro, nella compilazione di moduli per l’accesso ai servizi sanitari. Per non lasciare nessuno nel limbo, affinché i diritti siano garantiti a tutte e tutti.
Operiamo con la Scuola di italiano e corsi di formazione, perché la conoscenza della lingua è punto di partenza per una partecipazione attiva alla società. A tal proposito, proponiamo momenti di convivialità e conoscenza, culturali e artistici quali spettacoli, laboratori, mostre e Cucine Senza Frontiere. La condivisione è la nostra essenza.

L’associazione Città Migrante nasce a Reggio Emilia nel 2007 con l’intento di costruire, insieme a tante e tanti, una città inclusiva e solidale, una città (e un Paese) in cui i diritti siano per tutte e tutti; e lo facciamo promuovendo e agendo la cultura dell’accoglienza.

Abbiamo operato per molti anni all’interno della Stazione di Santa Croce, trasformandola in un luogo di accoglienza, di incontro e confronto.
Da quest’anno ci siamo trasferiti con le nostre attività in Viale Risorgimento 2/1, in zona Mirabello, pronti a cominciare un nuovo cammino di inclusione in questa parte della città.

Da tempo portiamo avanti la battaglia per il diritto all’abitare, un tema per noi fondamentale.
Si tratta di un percorso. insieme ad altre realtà del territorio,per cercare di risolvere la difficoltà che hanno molte persone, sopratutto straniere, a trovare alloggi in affitto, ritrovandosi costrette a vivere in “case” fatiscenti e in nero. Persone che vengono escluse, relegate ai margini, per le quali si innesca un meccanismo di sfruttamento abitativo.
Nessuna/o dev’essere lasciata/o sola/o, nessuna/o deve più morire per godere di un diritto fondamentale: una vita dignitosa.

Città Migrante trasloca!

Come abbiamo già condiviso con tante e tanti stiamo traslocando.
Il 28 febbraio scade l’atto di concessione della Stazione di Santa Croce a #reggioemilia con Ferrovie Emilia Romagna, un atto di concessione per noi difficile e complesso, per questo abbiamo deciso di trasferirci.
Abbiamo trascorso 6 anni in questo quartiere di Santa Croce, prendendoci cura della nostra amata piccola Stazione, trasformandola in un luogo di accoglienza abitativa, di progettualità quotidiane come la scuola di italiano e lo sportello informativo, di incontro, di scambio, di conoscenza, di aggregazione, di dibattito, di proiezioni e di eventi culturali ed artistici, ma soprattutto uno spazio di solidarietà. Un luogo in cui fermarsi per una sosta o per un tempo più lungo.
Ma non abbiamo solo dato accoglienza, abbiamo soprattutto ricevuto accoglienza, da chi già da tempo viveva in questo quartiere e da chi nel frattempo è arrivato, persone singole come realtà e gruppi organizzati.
Questa è la ricchezza di Santa Croce con cui abbiamo condiviso la nostra strada, le nostre intelligenze, le nostre braccia così come i nostri cuori, e attraverso il fare comune e l’ascolto siamo stati in grado di trasformarci.
Grazie a tutte e tutti voi!
Lasciamo questo luogo con molte più consapevolezze di quando siamo arrivati , sicuri di incontrarci sui tanti temi che portiamo avanti e negli spazi già abitati e vivi di Santa Croce, dove rimane anche una parte di noi con la Ciclofficina Raggi Resistenti.
Città Migrante migra ma non si arresta.
Iniziamo la nostra nuova avventura nella zona del Mirabello in viale Risorgimento 2/1 grazie all’ospitalità di ADL Cobas Emilia Romagna che ci accoglie in questo nuovo spazio!
Adelante, noi ci siamo!