#1MAGGIO_CORTEO CONTRO LA POVERTÀ per #CASA #REDDITO #DIRITTI

Questo #primomaggio torneremo nelle strade di #ReggioEmilia con un corteo autonomo da quello dei sindacati confederali, per rappresentare al meglio la nostra comunità e 𝐥𝐞 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐞 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐚𝐥𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐝𝐢 𝐦𝐮𝐭𝐮𝐨 𝐬𝐨𝐜𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨, 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐫𝐚𝐳𝐳𝐢𝐬𝐭𝐞, 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐬𝐟𝐞𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐞 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐞.


𝐔𝐧 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐯𝐞𝐫𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 di tutte quelle realtà e singoli che si vivono sulla propria pelle 𝐥’𝐢𝐧𝐜𝐞𝐫𝐭𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐬𝐮𝐥 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨, in una situazione dove anche chi lavora si trova spesso ad essere sotto la soglia di povertà e non ha garantito i 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐢 𝐞 𝐮𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐥𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐢𝐥 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐚, 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞, 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐞 𝐢𝐥 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐯𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐚 𝐯𝐞𝐧𝐢𝐫𝐞.

In un momento storico in cui il 𝐜𝐚𝐫𝐨𝐯𝐢𝐭𝐚 intrecciato con il 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐩𝐨𝐯𝐞𝐫𝐨 crea profonde disuguaglianze sociali, si sceglie deliberatamente uno sviluppo della città che attrae forze economiche e che esclude le persone più fragili,𝐢𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞𝐜𝐮𝐫𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐞 𝐞 𝐜𝐫𝐢𝐦𝐢𝐧𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐢ù 𝐝𝐞𝐛𝐨𝐥𝟑, invece di risanare uno Stato sociale, ormai da anni in declino.
𝗔 𝗥𝗲𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗘𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝟰𝟬𝟬 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗼𝗴𝗴𝗶 𝗔𝗖𝗘𝗥 𝘃𝘂𝗼𝘁𝗶 𝗲 𝗾𝘂𝗮𝘀𝗶 𝟯𝟬𝟬𝟬 𝗹𝗲 𝗰𝗮𝘀𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲𝘁à 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝘁𝗲 𝘀𝗳𝗶𝘁𝘁𝗲.𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗶ù 𝗱𝗲𝗯𝗼𝗹𝟯
Questo già un anno fa è stato portato nelle nostre piazze per far sì che il Comune si prendesse la responsabilità di rimediare e rendere il prima possibile agibili questi appartamenti, ma da allora ancora nulla è stato fatto.

𝐕𝐢𝐯𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭à 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢 𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐝𝐢 𝐠𝐞𝐧𝐭𝐫𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐯𝐞𝐧𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐭𝐫𝐢𝐦𝐨𝐧𝐢𝐨 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐨 𝐬𝐢 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐟𝐚𝐜𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐫𝐞. Basta guardare allo spazio delle reggiane, da luogo abbandonato è oggi sì riqualificato, ma non pubblico e distante dagl3 abitant3 del quartiere.
Scendiamo in piazza il 1 maggio anche perché 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭à 𝐮𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐚, 𝐦𝐚 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐯𝐞𝐧𝐠𝐚𝐧𝐨 𝐦𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐥𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫 𝐩𝐞𝐫𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥ɜ 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫 𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐫𝐚𝐝𝐢𝐜𝐢 in una città davvero fatta a misura di ogni singolo student3, partendo in primis dall’accesso alla casa, a studentati pubblici e a dei servizi capaci di incontrare le esigenze dei più giovani.
Vogliamo un primo maggio contro il lavoro povero e le politiche di un governo autoritario che in poco più di un anno ha tolto il RDC, il contributo per gli affitti, ha continuato ad esternalizzare il welfare pubblico, ha deregolamentato gli appalti e continua a finanziare le guerre.
Queste misure sono state introdotte in un momento dove il carovita e l’inflazione hanno eroso 4000 euro di potere di acquisto alla popolazione negli ultimi due anni con i salari fermi agli anni 90, unico paese in Europa.

𝐔𝐧 𝐠𝐨𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐢𝐭à 𝐜𝐨𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐜𝐞𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐭𝐨𝐜𝐜𝐚 𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐱𝐭𝐫𝐚-𝐩𝐫𝐨𝐟𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐛𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐮𝐥𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐧𝐚𝐥𝐳𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐞 𝐫𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐦𝐮𝐭𝐮𝐢, non mette freni al libero mercato dell’energia e dei carburanti lasciando la possibilità di speculare sui i costi delle bollette e dei carburanti lasciandoci in balia del libero mercato.
Siamo in un paese dove chi ci governa non ha la volontà di favorire una riconversione ecologica che impone una trasformazione e i costi agli industriali che da decenni ricevono sgravi fiscali pubblici ed in cambio ci ripagano con modalità di produzione che inquinano i territori, precarietà e lavoro povero, con le ricadute sociali che impattano con i territori creando sempre piu’ insicurezza.
In questo contesto 𝐥𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐚𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐞𝐝𝐞𝐫𝐚𝐥𝐢 𝐫𝐢𝐦𝐚𝐧𝐠𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐢𝐧𝐟𝐥𝐮𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐞 𝐭𝐢𝐦𝐢𝐝𝐞 rispetto al preoccupante contesto in cui ci ritroviamo, più preoccupati della propria esistenza che di creare mobilitazioni in grado di conquistare diritti.

Saremo in strada il primo maggio portando le lotte quotidiane 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐢𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐩𝐨𝐯𝐞𝐫𝐨, 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐚, 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞 𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚, 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐞 𝐫𝐚𝐳𝐳𝐢𝐬𝐦𝐨, 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐚 𝐞 𝐜𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐭𝐮𝐭𝐭𝟑 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐛𝐚𝐫𝐜𝐚 𝐞 𝐜𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐮𝐫𝐚 𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢.
Continueremo giorno per giorno a lottare su tutti questi temi continuando a costruire una nuova forma di sindacalismo sociale che incida in modo radicale nelle lotte quotidiane strappando maggiori diritti per tutt3.
Continueremo a lottare per costruire una città inclusiva, in cui gli spazi urbani non siano abbandonati o un mero presidio di polizia ma spazi collettivi, di incontro, di decisionalità politica. 𝐔𝐧𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭à 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢 𝐥𝟑 𝐚𝐛𝐢𝐭𝐚𝐧𝐭𝟑 𝐝𝐢 𝐞𝐭à, 𝐞𝐭𝐧𝐢𝐚 𝐞 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐚𝐧𝐨 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐚𝐠𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐢 nel determinare l’uso delle risorse all’interno delle scuole, dei quartieri, nelle strade.

𝗟’ 𝟭 𝗠𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢 𝗧𝗨𝗧𝗧3 𝗜𝗡 𝗣𝗜𝗔𝗭𝗭𝗔! 𝗖𝗢𝗡𝗖𝗘𝗡𝗧𝗥𝗔𝗠𝗘𝗡𝗧𝗢 𝗛.𝟭𝟰:𝟯𝟬 𝗔𝗟𝗟𝗔 𝗚𝗔𝗕𝗘𝗟𝗟𝗔 (𝗩𝗜𝗔 𝗥𝗢𝗠𝗔)

LABAQ16 – CITTA’ MIGRANTE – CASA BETTOLA – ADL COBAS – COLLETTIVO RABUN