Casa: diritto o privilegio? Giornata dei senza dimora #ReggioEmilia

In occasione della giornata di lotta alla povertà ci ritroviamo sabato 15 ottobre per:

🔺 Ore 16,00- Casa : diritto o privilegio?
Assemblea pubblica per discutere delle difficoltà per le persone di origine straniera di trovare casa in affitto

Presso stazione di Santa Croce via C. Manicardi 1 a Reggio Emilia

🔺Ore 19,00: La solidarietà non ha confini. Ceniamo insieme alle persone senza dimora
in Piazzale Europa a Reggio Emilia (dietro alla stazione dei treni)

Giornata mondiale di lotta alla povertà / Giornata dei senza dimora / L’Abitare: diritto o privilegio?

Segno del nostro tempo presente è un incrocio di crisi dipendenti da vari fattori. Guerra, crisi della globalizzazione, crisi climatica e degrado delle istituzioni democratiche subordinate ormai da tempo all’economia. L’enorme ricchezza sociale ed economica, prodotta da noi tutti, diventa preda di speculazioni ed è accumulata in poche mani.
Rivolgendo lo sguardo alla nostra città, gli effetti di questa epoca si traducono in carovita, impoverimento diffuso, degrado ambientale ed una cronica difficoltà nell’accesso alla casa.
Garantire il diritto all’abitare attraverso politiche strutturali è un dovere della “Politica”.
Il disagio abitativo cresce parallelo al prezzo degli affitti, al limite dell’inaccessibilità, creando un drammatico contesto di emergenza abitativa e assenza pressoché totale di politiche efficaci.

Parlando della questione abitativa in Italia, vanno evidenziati due aspetti:
– la strutturalità di quella che viene definita erroneamente emergenza, quando invece rappresenta un problema persistente in Italia, per la rigida staticità che caratterizza il cosiddetto mercato immobiliare, da sempre condizionato da un mercato degli affitti non controllato e a cui moltissime persone non riescono ad accedere;
– un quadro dell’edilizia residenziale pubblica bloccato, privo da decenni di nuovi immobili e con distribuzioni degli alloggi popolari effettuate col contagocce.
In questa cornice si inserisce anche la persistente precarietà che colpisce molti e si riversa in modo più grave sui soggetti più fragili, tra cui rientrano anche migranti e rifugiati, a causa dell’assenza di una rete sociale, della persistenza di sentimenti di diffidenza – quando non apertamente discriminatori- da parte dei proprietari degli immobili.

L’ultimo Piano Nazionale d’integrazione dei titolari di protezione internazionale del Ministero dell’Interno auspicava, nelle linee guida su questo tema, che l’uscita dai progetti di accoglienza del sistema binario SAI/CAS venisse accompagnata da un supporto all’autonomia abitativa: obiettivo mai neanche lontanamente raggiunto nei rapporti qualitativi dei progetti destinati a determinare processi di inclusione. La conseguenza è che molte persone, soprattutto giovani-adulti, una volta uscite dall’accoglienza, sono costrette a dormire per strada o ad affittare stanze in nero, in quanto l’accesso al mercato degli affitti è diventato praticamente impossibile in particolar modo per le persone di origine straniera, anche se con la garanzia di un contratto a tempo indeterminato.
Siamo dunque fermamente convinti che l’attuazione di azioni strutturali tese a garantire il diritto alla casa possano essere un bene per tutte e tutti a partire dall’innovativo concetto di abitare sostenibile e dinamico, caratterizzato da una necessaria offerta modulare degli alloggi.

In questo senso auspichiamo l’uscita dalla logica dei progetti ad hoc per andare verso un approccio universalistico di analisi e intervento, al fine di rendere le iniziative per l’autonomia abitativa di richiedenti asilo e titolari di protezione meno isolate dal resto delle politiche sociali e abitative e che vengano elette a leva di cambiamento a beneficio di tutti e tutte.
Questa è una strategia di lungo termine che potrebbe impattare sulle politiche sociali e abitative, sollecitando delle proposte di riforma che intervengano a sostegno della figura dell’“inquilino” nel selvaggio mercato immobiliare e per rendere il diritto all’abitare non una liana in una jungla ma un processo di trasformazione graduale della casa come valore d’uso e non di profitto, andando ad intervenire verso un più ampio spettro di destinatari, di bisogni sociali e abitativi presenti sul territorio.

Uno strumento che sicuramente potrebbe agevolare questo superamento dell’emergenza è il modello di agenzia sociale per la casa in un percorso di innovazione sociale del territorio. Avviare contemporaneamente un tavolo di lavoro per l’abitare sociale cittadino con l’obiettivo di mappare il territorio sugli stabili privati e pubblici vuoti o sottoutilizzati, cioè “Mappature del reale, per un futuro da creare”” (Forum per cambiare l’ordine delle cose).

Ass. Città Migrante, Partecipazione ODV, Avvocato di Strada- Reggio Emilia, La nuova luce, Gruppo Laico Missionario-GLM

RES Derelictae: la fabbrica produce ancora? #ReggioEmilia

Invitiamo tutte e tutti domenica 18 settembre, ore 17.30 c/o il Capannone 19 del Tecnopolo (ex Officine Reggiane), al dibattito
“Migrazioni, diritto di asilo, frontiere”, nell’ambito dell’evento RES Derelictae.

All’incontro parteciperanno Gianfranco Schiavone (ASGI), Chiara Marchetti (CIAC Onlus), Duccio Facchini (AltrEconomia), Federica Zambelli (Città Migrante).

Per info 👇
https://www.res-derelictae.com/evento-res-derelictae

Cucine senza frontiere e performance teatrale

#reggioemilia
🍽️Si parte alle 20.30 con una CENA MEDITTERANEA:
Tapenade (salsa a base di olive nere e capperi), Insalata di bulgur con ceci e verdure, crema di melanzane, tzatziki.

🎭A seguire la performance teatrale
LETTURE NELLO ZAINO- storie da ascoltare in una sera d’estate per raccontare terre lontane.
‘Un viaggio tra le parole per percorrere le tappe di chi lascia la propria casa per approdare in una terra straniera, dove ricostruirsi una vita. Un viaggio agro-dolce, dove il dolore per l’abbandono, si mescola alla fatica dell’integrazione, ma anche alla dolcezza del ricordo, che rimane un tesoro personale e prezioso.
Scegliendo le parole di autori diversi e passando dalla poesia alla prosa, cercheremo di portarvi le emozioni che colorano le vite di chi si è trovato in cammino, guardando al futuro con la speranza di scorgere un orizzonte finalmente sereno.’

Testi ispirati a :
“Fuggendo di là” di Nazih Abu ‘Afash
“L’isola sotto il mare” di Isabel Allende
“Origini” di Saša Stanišić.

L’iniziativa si svolgerà all’aperto

Prenotazioni WhatsApp e sms al numero 3463790545 e alla mail cittamigrante@gmail.com
@Stazione di Santa Croce, Via C. Manicardi, 1 a Reggio Emilia

Cercasi insegnanti volontarie/i per la scuola di italiano

Cerchiamo insegnanti volontarie/i per la scuola di italiano di Città Migrante, #reggioemilia, per il corso del martedì o del giovedì sera dalle 19 alle 21.

La scuola di Città Migrante si trova presso la nostra sede , in Via C. manicardi, 1 Reggio Emilia.

Abbiamo tante richieste e vogliamo aumentare le possibilità di accogliere.

Se credi anche tu in un’accoglienza vera, se pensi anche tu che sia giusto battersi per i diritti di tutti e tutte, soprattutto dei più deboli, se ritieni anche tu che la conoscenza della lingua italiana possa diventare uno strumento di libertà ed emancipazione, contattaci!!!
Chiediamo un po’ di impegno e regaliamo molto entusiasmo!

👉 Scrivi a cittamigrante@gmail.com

18 giugno – cucina e musica dal mondo per la Giornata del Rifugiato

👉 Sabato 18 giugno 👈

In occasione dell Giornata Mondiale del Rifugiato,
alla Stazione di Santa Croce (via C. Manicardi, 1 – Re)

cibo e musiche dal mondo
Prenotazioni al numero 3463790545 e alla mail cittamigrante@gmail.com

🍽 Alle 20.30 si parte con Cucine senza Frontiere, un mix di sapori dall’India dal Gambia e dallo Sri Lanka:
dall’India il Mutter paneer (a base di piselli e formaggio vegetariano indiano), dal Gambia il Domodà Ceb (stufato di arachidi) e dallo Sri Lanka un piatto a base di riso e verdure.

🎶 A seguire degustazioni di musica balcanica con:
Vladimiro Cantaluppi: violino, liuto bulgari
Stefano Mongiat: flauto nay, liuto ‘ud, chitarra, voce
Giovanni Tufano: percussioni (zarb, bendir, def, riqq), chitarra, liuto ‘ud, voce

L’iniziativa si svolgerà all’aperto

Cà del Pozzo: uno spettacolo di burattini sul fascismo, la guerra e la #Resistenza

Spettacolo di burattini liberamente ispirato ad una fiaba di Gianni Rodari, a cura del Teatrino Pellidò.

Sabato 30 aprile, h17.30 c/o Stazione di S. Croce, in via C. Manicardi 1, #ReggioEmilia

Una piccola comunità condivide un pozzo sprovvisto di corda e secchio; perciò ognuno, ogni volta che deve attingere l’acqua, deve portare la propria corda e il proprio secchio. In quegli anni il fascismo imperversa in tutta Italia e anche a Cà del Pozzo le milizie compiono perquisizioni e dispensano punizioni e purghe. Scoppia la guerra: gli uomini sono portati al fronte dai fascisti.
Al paese restano solo donne e bambini, speranzosi che un giorno torni la libertà, quella che mancava anche prima che scoppiasse la guerra.

Un giorno, di fianco al pozzo del villaggio, compare un uomo, un partigiano: è ferito, è ricercato.
Una donna si fa coraggio e aiuta il partigiano: lo porta nel proprio fienile, gli offre una coperta, dell’acqua e del cibo. Il suo gesto attiva altri gesti di solidarietà: ogni donna della comunità porta qualcosa al partigiano. Tornato in forze, il partigiano esce in cortile e si reca al pozzo per lavarsi ma, non trovando la corda o il secchio, chiede alle donne come mai il pozzo ne sia sprovvisto. Le donne provano vergogna per quella mancata condivisione e, dopo la partenza del partigiano, decidono che da quel momento il pozzo venga munito di una corda e un secchio a disposizione di tutti.

Finalmente la guerra finisce ma prima ancora della guerra è finito il fascismo, sarà questo il motivo della festa di Cà del Pozzo che chiude lo spettacolo e riapre il futuro dei suoi abitanti.
Rivolto a un pubblico dai 6 anni in su.

Lo spettacolo è gratuito e si svolgerà all’aperto nel giardino della Stazione di Santa Croce.
A seguire aperitivo

DONA IL TUO 5×1000 ALL’ASSOCIAZIONE CITTÀ MIGRANTE

Scrivi C.F. 91140040352

Il nostro agire quotidiano ha bisogno anche del tuo sostegno!

La nostra associazione continua a dare sostegno agli invisibili, ai dimenticati e agli emarginati: con loro e per loro abbiamo lavorato in questo ultimo e difficile anno costruendo reti e legami fondamentali per affrontare le sfide del quotidiano.

Operiamo nel nostro territorio affinchè ci sia spazio per tutte e tutti, collaborando con le persone e le realtà che lo abitano e lo vivono , costruiamo ponti a livello locale ma anche globale.
Lo facciamo con aiuti concreti a chi è in difficoltà economica e senza dimora, attraverso iniziative e dibattiti per tenere alta l’attenzione su temi importanti e contingenti, con distribuzione di materiale informativo e propaganda social per stimolare le istituzioni cittadine a farsi carico delle problematiche di tutte e tutti, senza distinzioni.
Lo facciamo attraverso lo Sportello Solidale e lo Sportello Migranti, per non lasciare nessuno nel limbo, aiutando nell’espletamento di pratiche burocratiche per la richiesta di documenti, per la compilazione di un curriculum, per l’iscrizione al centro impiego, per la compilazione di moduli e per l’accesso ai servizi sanitari affinchè sia garantito a tutte e tutti il diritto alla salute.
Lo facciamo con la Scuola di italiano, perché la conoscenza della lingua è punto di partenza per una partecipazione attiva alla società e sosteniamo corsi di formazione.

La condivisione è la nostra essenza e per questo proponiamo momenti culturali e artistici , spettacoli, laboratori, mostre e Cucine Senza Frontiere, convivialità e conoscenza dell’altro anche attraverso il cibo.
L’apporto di tutte e tutti è la radice da cui nasce la nostra attività:
il tuo sostegno è più che mai fondamentale!

L’associazione Città Migrante nasce a Reggio Emilia nel 2007 con l’intento di costruire, insieme a tante e tanti, una città includente e solidale, una città (e uno stato) in cui i diritti siano per tutte e tutti; e lo fa promuovendo e agendo la cultura dell’accoglienza. Tutto questo all’interno della sede dell’associazione, la Stazione di Santa Croce (via C. Manicardi, 1 Reggio Emilia), spazio di cui Città Migrante si prende cura con lavori di manutenzione e pulizia. La Stazione di Santa Croce è anche un luogo di accoglienza per chi è di passaggio e per chi decide di fermarsi più a lungo.
Nel 2021 grazie al contributo di vari artisti i muri e il sottopasso della Stazione di Santa Croce si sono riempiti di colore descrivendo il viaggio con diversi linguaggi.
In questo contesto si inserisce anche l’attività della Ciclofficina Raggi Resistenti che unisce lavoro e apprendimento di un mestiere attraverso recupero e rigenerazione di biciclette, con laboratori di formazione, per promuovere una cultura della mobilità sostenibile.
Nessuno dev’essere lasciato solo, nessuno deve più morire, nessuno deve più lottare per godere di un diritto fondamentale: una vita dignitosa.

𝟮𝟱 𝗔𝗣𝗥𝗜𝗟𝗘 𝟮𝟬𝟮𝟮, 𝗔 𝗧𝗘𝗦𝗧𝗔 𝗔𝗟𝗧𝗔 – Manifestazione cittadina

𝘾𝙤𝙣𝙘𝙚𝙣𝙩𝙧𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙝.10:30 𝙘.𝙨𝙤 𝙂𝙖𝙧𝙞𝙗𝙖𝙡𝙙𝙞 (𝙖𝙡𝙩𝙚𝙯𝙯𝙖 𝙗𝙖𝙨𝙞𝙡𝙞𝙘𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙂𝙝𝙞𝙖𝙧𝙖) #ReggioEmilia

Come ogni anno vogliamo scendere in piazza il 25 Aprile, e come ormai consuetudine lo vogliamo fare all’interno delle celebrazioni ufficiali della e nella nostra città.
Ogni 25 Aprile scendiamo in piazza per celebrare la resistenza partigiana, la sconfitta del nazifascismo e la liberazione dell’Italia, occupata dai nazisti in collaborazione con i fascisti, nonché la fine della seconda guerra mondiale nei nostri territori.

Ogni anno questa data assume caratteristiche e rivendicazioni differenti perché, per noi, non è e non può essere mero ricordo o celebrazione asfittica, tanto più in questo periodo storico in cui nel nostro paese l’egemonia politica e culturale della destra tenta in ogni modo di sminuire se non cancellare il portato storico e valoriale nato dalla resistenza e da quanti hanno combattuto in essa. Questo 25 Aprile ovviamente c’è molto di più, la guerra è tornata in Europa con il suo carico di morte, distruzione e nuove povertà per molti, ma anche di grandi affari per pochi.

Nel nostro paese rullano forti i tamburi di guerra, quasi l’intero arco parlamentare, le istituzioni, i grandi media, i loro editorialisti e l’industria degli armamenti lavorano a pieno ritmo sulla necessità di sentirsi come parte in guerra, mentre la maggioranza degli italiani la pensa in maniera diametralmente opposta. Noi siamo all’interno di questa maggioranza. Una maggioranza che viene sistematicamente attaccata e denigrata ogni giorno ma che nonostante sia sottoposta ad un martellamento costante da più di un mese continua a mantenere salda la propria idea, senza timori e a testa alta. Per questo invitiamo tutti e tutte a scendere in piazza per dare una risposta collettiva a chi ci vorrebbe proni e intimoriti dalla propaganda in atto nel nostro paese, portando anche la nostra solidarietà e complicità con l’ANPI vergognosamente attaccata in questi giorni per le proprie posizioni.

Non sceglieremo se stare dalla parte del governo imperialista e aggressore Russo o dalla parte del governo corrotto e nazionalista Ucraino(due facce della stessa medaglia), ma staremo come sempre con le popolazioni colpite dalla guerra con quanti soffrono e muoiono sotto le bombe in Ucraina, con quanti vengono incarcerati in Russia o con quanti vengono denigrati perchè assumono posizioni critiche e pacifiste.

Nonostante questa guerra vede contrapporsi uno stato invasore e uno stato occupato essa è comprensibile solo come ulteriore degenerazione della crisi del capitalismo globale, che ha già mostrato il suo volto di morte in molti modi. E’ questo sistema globale fondato sullo sfruttamento e sulla supremazia che produce le condizioni della guerra e non ci faremo trascinare da una parte o dall’altra lasciandoci ingannare dalla propaganda di chi ci vuole fare credere che solo riempiendo il mondo di armamenti si possa arrivare ad un sistema di Pace globale lungo e duraturo.

Scendiamo in piazza per dichiarare con forza la nostra avversione all’aggressione militare della governance russa al territorio e alla popolazione ucraina. Scendiamo in piazza per dichiarare la nostra avversità alla governance italiana ed europea che decidono di destinare decine e decine di miliardi alle spese militari, miliardi che invece dovrebbero servire, almeno come priorità, per migliorare i sistemi pubblici scolastici, sanitari e dei trasporti, per la lotta al dissesto idrogeologico dei territori e al riscaldamento globale, per la conversione ecologica del modello di sviluppo e per un reale piano di contrasto e prevenzione alle morti sul lavoro.

Le guerre le decidono i governi e i loro apparati, i militari che le combattono e i civili che le subiscono non hanno scelta, noi che una scelta l’abbiamo, possiamo e dobbiamo scegliere di lottare contro quel sistema che la produce e la legittima e questo 25 Aprile abbiamo la possibilità di farlo, in tanti e tante.

𝐿𝑎𝑏𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜 𝐴𝑄16 – 𝐶𝑎𝑠𝑎 𝐵𝑒𝑡𝑡𝑜𝑙𝑎 – 𝐴𝑠𝑠. 𝐶𝑖𝑡𝑡𝑎̀ 𝑀𝑖𝑔𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒

LA GUERRA È CONTRO DI NOI

📌 Venerdì 18 marzo, ore 18:00, Piazza Prampolini

Gli effetti della guerra in Ucraina, dove superpotenze mondiali si contendono il predominio capitalista globale, uccide e schiaccia le lavoratrici e i lavoratori di tutti i paesi riducendoli alla povertà e alla disoccupazione.

Chiediamo:

🔴 Fine della guerra in Ucraina e ripresa di negoziati diplomatici. Sospensione dell’invio di armi all’Ucraina e uscita dell”Italia dalla Nato.

🔴 Sottrazione dei prezzi di energia, carburanti, cereali e beni di prima necessità dalla speculazione di borsa attraverso una politica comune europea di calmierazione dei listini.

🔴 Vogliamo uno stop immediato ai licenziamenti.

🔴 Garantire il diritto alla casa per tutte e tutti attraverso radicali politiche di requisizione del patrimonio immobiliare privato non utilizzato.

🔴 Riduzione drastica delle spese militari italiane e investimento in sanità, welfare e in misure ecosostenibili per l’indipendenza del paese dai combustibili fossili

🔴 Apertura di corridoi umanitari e programmi di accoglienza per tutte le persone che fuggono dalle guerre

🔴 Fine dello stato di emergenza e ripresa di una piena agibilità democratica nella società e sui posti di lavoro.
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⚠️ Segui tutti gli aggiornamenti sul canale Telegram “Assemblea No Guerra No Carovita Reggio Emilia”: https://t.me/AssembleaNoGuerraNoCarovita

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Presentazione del progetto B.U.R.N.

Domenica 27 febbraio, a partire dalle 11 c/o Stazione di Santa Croce #ReggioEmilia

– Mostra di Pittura FRAGILE DREAMS di Beatrice Riva . L’autrice sarà presente e presenterà le opere.
– Presentazione del progetto B.U.R.N – Health on the Move e collegamento dalla Bosnia, raccolta materiale sanitario da portare in Bosnia e donazioni in sostegno al progetto.
– Aperitivo/ pranzo con polenta e sugo , vin brulè e tisane.

L’iniziativa si svolgerà all’aperto e nel rispetto della normativa di contrasto e contenimento del covid19.
Prenotazioni e informazioni: cittamigrante@gmail.com, 3463790545

“FRAGILE DREAMS è una selezione di ritratti di giovani che vivono principalmente nella regione del Kurdistan Iracheno. Conosciuti tramite i social, mi hanno chiesto di rappresentarli e mi hanno parlato di sé. Tante storie diverse ma con un principale punto in comune: il sogno di una vita più libera e sicura insieme al dubbio di non riuscire mai ad ottenerla, perché in quelle terre così instabili qualunque scelta – partire o restare – è un rischio.”

BIOGRAFIA
Beatrice Riva nasce a Sassuolo nel 1971 e dipinge e disegna sin dall’infanzia.
Dopo gli studi lavora per anni come grafica per diverse aziende, ma nel 2010 prende la decisione di sviluppare le sue produzioni visive a tempo pieno.
Vive a Casalgrande e ora lavora esclusivamente sui suoi pezzi figurativi continuando la sua ricerca per una continua evoluzione e perfezionamento della tecnica.
Il processo creativo di Beatrice consiste nel rappresentare l’emozione e la sensibilità del soggetto ritratto.
Trae ispirazione dalla spiritualità in modo da trasmettere il più fedelmente possibile
l’interiorità dei suoi personaggi.
Ha esposto in 10 mostre personali a Casalgrande, Scandiano, Menaggio e Parma, di cui le ultime due, realizzate nel Luglio 2021 e Gennaio 2022, sono state dedicate al popolo Curdo a cui l’artista è molto legata. Ha inoltre partecipato a diverse collettive in giro per l’Italia.
Dal 2017 fa parte del circuito “Carrè D’Artistes”, tramite il quale ha esposto a Milano, Amsterdam, Bordeaux e Beirut.

RACCOLTA DI MATERIALE SANITARIO DA PORTARE IN BOSNIA
Il progetto sanitario B.U.R.N. – Health on the Move è ufficialmente ripartito e attualmente il primo team si trova a Bihac per portare supporto sanitario alle persone in movimento e denunciare le sistematiche violazioni dei diritti umani e della libertà di movimento che avvengono su quel confine. Questo sarà l’obiettivo per i prossimi 4 mesi, ma per poter praticare solidarietà verso chi ha subito la violenza della frontiera abbiamo bisogno del supporto e l’attivazione di tuttǝ.
In questo momento è necessario un aiuto per raccogliere materiale sanitario indispensabile per le medicazioni e da consegnare alle persone che tentano ogni giorno di attraversare la frontiera tra Bosnia e Croazia per raggiungere l’Europa.
Anche da Reggio Emilia attivistǝ sono presenti sul confine e durante l’iniziativa faremo un collegamento per avere aggiornamenti in diretta .
Materiale sanitario necessario:
mascherine ffp2, mascherine chirurgiche, tutori articolari, nastro autoadesivo per fasciature di sostegno e taping, bisturi, siringhe, permetrina, diclotanac crema (voltaren), crema al cortisone, pomate antibiotiche, crema allo zinco, Fans (ibuprofefene, paracetamolo ecc), antistaminici, antibiotici, sfigmomanometro, otoscopio, garze e garze grasse, cerotti, kit rimozione punti.