Si è tenuta oggi pomeriggio la conferenza stampa indetta dai promotori della manifestazione cittadina che, il 21 settembre, partirà dalla casa occupata di via Gorizia 12 per raggiungere il centro storico rispetto alla crescente emergenza abitativa che coinvolge Reggio Emilia e molte altre città.
Come esplicitato negli interventi susseguitisi all’attenzione della stampa locale, le questioni abitative rappresentano, ancor più in periodo di crisi, un nodo d’interesse politico e sociale nella costruzione dei termini di cittadinanza di una comunità.
Le parziali precauzioni adottate dall’amministrazione, già per far fronte all’emergenza freddo, si sono rivelate insufficienti a risolvere quello che è un dato di realtà di moltissimi territori che interessa l’esistenza di una grandissima porzione di cittadinanza, colpita duramente dallo sfruttamento in ambito lavorativo, dalla clandestinità, dalle dure restrizioni economiche e della mancanza di lavoro. Si tratta di una condizione di precarietà e instabilità diffusa che non interessa solo i cittadini di origine straniera ma anche moltissime persone della cittadinanza autoctona.
Partire dallo stabile occupato da alcuni profughi provenienti dalla Libia è un modo per socializzare esperienze di riappropriazione dal basso di un diritto fondamentale, come quello alla casa per estendere il terreno della discussione e dell’azione di legittimazione, ad altre tematiche sociali tra le quali, il riconoscimento di un nuovo titolo di cittadinanza, la questione delle speculazioni in campo urbano che coinvolgono grandi opere e edilizia, il problema della criminalità organizzata, l’adozione di nuovi dispositivi di welfare.
gli internenti dell’Ass.Partecipazione. Ass-Città Migrante e Giovani a Reggio Emiia contro le mafie
tratto dal sito : www.globalprogect.info