Il prossimo 6 giugno le alunne e gli alunni delle scuole di Italiano dell’associazione Città Migrante, insieme a tante e tanti migranti dovranno affrontare il test per il raggiungimento del livello A2 di conoscenza della lingua italiana, che le attuali politiche in tema di immigrazione hanno reso obbligatorio per il rilascio dei documenti di soggiorno.
Da sempre nelle nostre aule, ancor prima di verbi e coniugazioni, si parla di diritti e se ne parla insieme a chi tutti i giorni si vede questi diritti negati.
Anche quest’anno abbiamo scelto di seguire queste persone nella preparazione al superamento del test e ci auguriamo che lo superino.
Ma anche quest’anno non festeggeremo!
Noi crediamo che non ci sia nulla da festeggiare nel fatto che una persona si trovi costretta a superare degli esami per poter vivere nel paese in cui ha scelto di vivere o in cui è costretta a farlo per necessità.
Noi crediamo che conoscere la lingua del paese in cui si è scelto di vivere sia un diritto fondamentale e non un obbligo o ancor peggio un ricatto al quale diventa impossibile sottrarsi.
Nelle nostre aule, insieme alle nostre alunne e ai nostri alunni si parla di questo e di tanti altri diritti che ogni giorno vengono silenziosamente negati ai migranti.
Durante questi anni, superando dubbi e paure , insieme a loro abbiamo capito che era giunto il momento che le nostre voci uscissero fuori dalle aule.
Pian piano abbiamo cominciato a riempire le piazze, camminando insieme ad altre donne, uomini e bambini.
Tante lingue diverse, tante voci che insieme chiedono Diritti e Dignità per tutte e tutti.
Le insegnanti e gli insegnanti delle scuole di Italiano dell’associazione Città Migrante
per approfondire: Diritto all’istruzioneTratto da La città che vogliamo a cura di Ass. Città Migrante, Casa Bettola. Lab aq16