CICLO DI INCONTRI DI APPROFONDIMENTO SUL TEMA IMMIGRAZIONE

Ass. Città Migrante e i gruppi locali di Emergency e Amnesty international presentano

presso la Gabella di via Roma e al Laboratorio aq16 Reggio Emilia

  • Martedì 26 gennaio ore 21 presso "la Gabella" di via Roma,

Reggio Emilia

 "DIRITTO ALLA SALUTE"

Emergency presenta il poliambulatorio di Palermo

Interverrà Giuseppe Villarusso coordinatore volontari di Emergency.

Inoltre Rossano Fornaciari parlerà dell’esperienza del "centro per la salute della famiglia straniera"di Reggio Emilia 

  • Giovedì 11 febbraio 2010 ore 21 presso il "laboratorio aq16" via

F.lli  Manfredi 14- Reggio Emilia

 "CAMPI DI FORZA"

Presentazione del libro di Alessandra Sciurba "Campi di Forza" percorsi confinati di migranti in Europa. Giugno 2009 edizioni Ombre Corte.

Ne parliamo con l’autrice e Sandro Mezzadra, professore associato di "Storia delle dottrine politiche" presso la facoltà di scienze politiche dell’Università di Bologna

per info: 347 4184461 – cittamigrante@gmail.com

 

RESOCONTO DEL PRESIDIO IN SOLIDARIETA’ CON I MIGRANTI DI ROSARNO

Tratto dal sito di Global Project:

Oltre 150 persone partecipano all’iniziati promossa da ass. Città Migrante,Laboratorio aq16 e gruppo Amnesty International di Reggio Emilia. Una giornata all’insegna dell’antirazzismo e della ribellione contro la mafia, schiavitù e ignoranza.

"Solidarietà ai migranti di Rosarno in rivolta",
questo lo slogan che racchiude il senso del presidio svoltosi oggi a Reggio
Emilia.

Solidarietà come parola chiave, insieme a ribellione contro
schiavismo, mafia e razzismo.

Oltre centocinquanta persone si sono date appuntamento in
Piazza Prampolini dalle ore 15.00, per il presidio promosso da associazione
Città Migrante, Laboratorio Aq16 e il gruppo Amnesty International di Reggio
Emilia.

Si sono susseguiti numerosi interventi al microfono,
occasione per far sentire la voce antirazzista che ancora è presente in questa
città, nonostante il panorama tracciato dai mass media dipinga una presunta
situazione di razzismo diffuso tra i cittadini.

Quest’oggi è stata anche l’occasione di festeggiare la
vittoria al processo a
carico dell’associazione Città Migrante, colpevole,
secondo un’impresa edilizia, di aver diffamato a mezzo stampa l’impresa
stessa;
l’associazione Città Migrante in quell’occasione si è soltanto resa
colpevole
di difendere decine di lavoratori migranti irregolari, prima sfruttati
nei
cantieri e poi non pagati. Come volevasi dimostrare, data
l’inattendibilità della ditta edile, la querela per diffamazione è
stata ritirata.

Possiamo vedere come quello che succede nei campi di arance
di Rosarno, succede anche al nord, nella "ricca e rossa" Reggio
Emilia, città nel quale il boom del cemento e dell’edilizia ha ridotto
centinaia di migranti irregolari in condizioni di schiavitù. E città nella
quale emerge sempre più prepotentemente la presenza ingombrante della
‘ndragheta nello stesso settore dell’edilizia.

I manifestanti hanno poi simbolicamente rovesciato al centro
della piazza una carrello ricolmo di arance, verniciate di rosso sangue, a
testimoniare la violenza del lavoro schiavista che si ripercuote sulla pelle
dei migranti fino, appunto, a farli sanguinare.

guarda le foto e ascolta gli interventi audio

SABATO 16 GENNAIO: PRESIDIO IN SOLIDARIETA’ CON I MIGRANTI DI ROSARNO

Solidarietà ai migranti di Rosarno:

 
Presidio antirazzista sabato 16 gennaio ore 15, Piazza Prampolini
Reggio Emilia

La ribellione di Rosarno mette a nudo tutta la falsità delle
politiche in tema di immigrazione e  costringe a guardare quello che già si poteva immaginare
perché se ne conoscevamo tutti gli elementi, ma che oggi  più che mai non è possibile nascondere.

Rosarno mostra infatti come, a dispetto delle dichiarazioni
del ministro Maroni, ,sia la stessa legge sull’immigrazione a produrre sfruttamento,
manodopera a bassissimo costo, demolizione di ogni tipo di diritto. Lotta al
clandestino e via libera allo sfruttamento regalando così abbondante cibo alla
criminalità organizzata.

Rosarno ci mette inevitabilmente davanti alla violenza
strutturale di un mercato del lavoro selvaggio, di un sistema economico mafioso
fatto di una filiera agroalimentare che premia chi specula e sfrutta. Se il
prezzo delle arance è di 22 centesimi al chilo la manodopera a pochi euro l’ora
è indispensabile.

Ecco come la legge in tema di immigrazione sostiene il
mercato del lavoro ed oggi più che mai con l’entrata in vigore del reato di
clandestinità la produzione di schiavi per legge non fa che aumentare.

L’irregolarità e di conseguenza il lavoro nero non sono
quindi effetti collaterali ma bensì strutturali.

Rosarno non è un fenomeno isolato e unico ma purtroppo ben
rappresenta una faccia del paese in cui viviamo e oggi di fronte alla crisi
dilagante si svela in tutta la sua crudeltà dove la risposta razzista fomentata
da politiche di odio fa da contorno oltre che aprire ampi spazi di gestione del
territorio alla criminalità organizzata.

Ben conosciamo lo sfruttamento della manodopera migrante nei
cantieri  edili dell’Emilia rossa dove
per reggere gli appalti si risparmia sul materiale e sull’uomo, non solo sulla
sicurezza ma anche sulla sua paga. Quanti stanno ancora aspettando di essere
pagati per la prestazione lavorativa svolta? Quanti sono stati ricattati perché
senza permesso di soggiorno? Quanti hanno subito delle minacce? Quanti appunto
sono gli schiavi di una legge ingiusta?

Ormai sono troppi, non casi isolati, e facili da espellere
quando non servono più, quando alzano la voce, quando devono ricevere lo
stipendio.

E chi pagherà il misero compenso ai braccianti della Piana
di Gioia Tauro dopo la pulizia etnica?

Abbiamo sostenuto e sosteniamo la lotta di chi con coraggio
ha deciso di uscire allo scoperto perché sfruttato e sottopagato nei cantieri
edili di Reggio Emilia e ci sentiamo vicini ai migranti di Rosarno che nonostante
tutto ci hanno dimostrato come la ribellione sia possibile. Chiediamo che non
vengano deportati, rinchiusi nei CIE ma che sia riconosciuta loro la protezione
sociale perché vittime di sfruttamento.

Crediamo sia compito di tutte e tutti, migranti e non, difendere
i diritti negati ai migranti perché significa lottare per i diritti di domani.

La ricattabilità nei posti di
lavoro a partire da chi un permesso di soggiorno non ce l’ha ed è costretto ad
alimentare le tasche dell’economia sommersa lavorando sottopagato e
sfruttato  a chi deve rinnovare il
permesso di soggiorno ed accetta condizioni di lavoro svantaggiate, alle
diverse tipologie di contratto che pongono forme di stratificazione e
differenziazione all’interno del mondo lavoro non fanno altro che regolamentare
il mercato del lavoro riducendo in questo modo la sfera complessiva dei diritti
di tutti. È una battaglia di dignità umana, di civiltà di riconoscimento di
diritti per tutti perché non sarà di certo la guerra fra poveri, alimentata
dalle politiche di governo, la fuoriuscita dalla crisi ma piuttosto una
risposta collettiva che parta innanzitutto dalla difesa della dignità.

È importante dare dei segnali
chiari e mobilitarsi anche a Reggio Emilia come in tante città italiane per
questo invitiamo tutti a partecipare al presidio che si svolgerà sabato 16
gennaio alle ore 15 in piazza Prampolini

 

Associazione Città Migrante

Laboratorio aq16

Gruppo Amnesty International Reggio Emilia

PRESENTAZIONE DEL LIBRO DELLO SCRITTORE PALESTINESE MAZIN B QUMSIYEH

DOMENICA 10 GENNAIO ORE 18.00

LO SCRITTORE PALESTINESE MAZIN B QUMSIYEH PRESENTA IL SUO LIBRO

“Sharing the land of canaan” (condividendo la terra di Canaan)

Saranno presenti anche i pacifisti di ritorno dall’esperienza della GAZA FREEDOM MARCH

CIRO MAIOCCHI  CGIL Camera del lavoro Guastalla

GIANFRANCO ALDROVANDI collettivo non violento Guastalla

MARZIA BENAZZI “un ponte di pace”Mantova

Presso Lab aq16, Via F..li Manfredi, 14 (ex Foro boario) RE