Primo maggio #ReggioEmilia

Manifestiamo il #1maggio a Reggio Emilia, per dare una risposta collettiva alle politiche dei governi che da decenni creano precarietà e povertà individuali, alimentando la guerra tra poveri e spingendo una fascia sempre piu larga di persone verso l’esclusione sociale. Politiche che concentrando la ricchezza a favore delle multinazionali, dei grossi gruppi industriali, di chi vive di speculazione finanziaria e fanno ricadere i costi sociali sui territori e nelle periferie delle città.
Una fascia sempre più ampia di popolazione non trova casa , c’è chi pur avendo un lavoro non riesce ad arrivare a fine mese e i migranti rischiano di perdere la possibilità di avere i documenti in regola mentre il welfare continua ad essere depotenziato o privatizzato.

Il 1 maggio invitiamo a convergere chi quotidianamente lotta per
– gli aumenti salariali contro il carovita
– la possibilità di trovare una casa in affitto contro la
speculazione immobiliare
– i progetti di mutuo aiuto contro la povertà e l’esclusione
sociale
– il diritto di regolarizzazione dei migranti contro il
restringimento del nuovo decreto immigrazione
– una sanità e una scuola pubblica contro la privatizzazione
– una riconversione ecologica contro il greenwashing

Il primo maggio è una data per noi tutt’altro che celebrativa o di mera ritualità, ma un momento importante per mettere in comune vertenze ed esperienze che contrastano sia a livello cittadino che a livello nazionale le politiche del governo Meloni, che senza vergogna ha tolto il reddito di cittadinanza, il contributo per l’affitto e continua a tagliare risorse ai servizi pubblici a vantaggio dei privati, continua ad investire in armi, a rifinanziare la cosiddetta guardia costiera Libica . Tutto questo lo fa attraverso una speculazione politica dove scarica le responsabilità dell’insicurezza nelle città verso gli ultimi arrivati.

Scendiamo in piazza per costruire una città dove il pubblico riprenda potere sul privato, dove il lavoro povero non sia la regola per le giovani generazioni, dove le discriminazioni di genere, colore della pelle o classe sociale non abbiano cittadinanza

LUNEDI 1 MAGGIO CONCENTRAMENTO ORE 15:30 PRESSO L’ARCO DI VIA ROMA

CITTA’ MIGRANTE
ADL COBAS
CASA BETTOLA
LABORATORIO AQ16
COLLETTIVO RABUN

Conferenza stampa di Ilaria Cucchi a #ReggioEmilia

Ringraziamo Ilaria Cucchi per la sua presenza e il suo sentito e prezioso contributo alla discussione, gli organizzatori dell’iniziativa La voce degli ultimi: Ilaria Cucchi a Reggio Emilia per averci dato l’opportunità di esserci per parlare di carcere , di cpr e della fascia di popolazione che maggiormente finisce negli istituti penitenziari.

Qui l’intervista ad un giornale locale dopo la visita al carcere di Reggio Emilia.

Di seguito alleghiamo gli interventi di Ilaria Cucchi e di Federica Zambelli di Città Migrante durante la conferenza stampa:

L’iniziativa:
La Senatrice Ilaria Cucchi a Reggio Emilia
Venerdì 21 aprile la Senatrice Ilaria Cucchi sarà a Reggio Emilia per confrontarsi con i cittadini sui temi della giustizia sociale, solidarietà e Diritti Umani. La Cucchi, parlamentare di Sinistra Italiana eletta nelle fila dell’Alleanza Verdi-Sinistra e Vicepresidente Commissione Giustizia, trascorrerà un pomeriggio con gli attivisti e i simpatizzanti della sinistra reggiana.
A partire dalle 13 è stato organizzato un pranzo con la Senatrice presso il ristorante “La Gargotta del Popol Giost” in Piazza Pietro Scapinelli 5 in centro storico.

Seguirà alle 15 una conferenza stampa, aperta al pubblico, nella quale la Cucchi illustrerà la sua azione politica parlamentare. Insieme a lei interverranno Cosimo Pederzoli (segretario cittadino Si), Federica Zambellli (presidente associazione Città Migrante), Dario De Lucia (capogruppo Coalizione Civica), Ellisa Visentin (esecutivo provinciale Europa Verde) e Marco Dall’Asta (attivista Possibile). Sarà l’occasione per intrecciare temi nazionali che hanno ricaduta anche per Reggio Emilia come il diritto all’abitare, il sistema dell’accoglienza, lo sfruttamento lavorativo e la situazione dei detenuti in Italia.

#25APRILE 2023 – Via i fascisti dalle strade, fuori il fascismo dalle istituzioni

🚩 h. 10:00 concentramento #antifa in corso Garibaldi #reggioemilia, davanti alla Basilica della Ghiara.

Il periodo storico in cui ci troviamo è segnato dalla salita al governo dell’estrema destra italiana. L’attività istituzionale svolta da ottobre ad oggi è stata incentrata sul tentativo di sottrarre i già scarsi diritti a quanti non sono allineati allo stereotipo di italiano che la compagine di governo ha in mente e che è la base dei loro stessi principi politici.
Ci ritroviamo con degli esponenti di governo ex MSI e apertamente revisionisti, che non si fanno scrupoli a chiamare “assassini di musicisti” i responsabili dell’azione di via Rasella, colpevolizzando i partigiani combattenti e riabilitando i nazi-fascisti occupanti.
Ci ritroviamo con un ministro dell’istruzione che afferma che l’umiliazione è fondamentale nella crescita e nella formazione dell3 student3, che non aspetta un secondo a sanzionare una preside che condanna un’aggressione squadrista, ma al contrario denuncia student3 per semplici manifestazioni di dissenso.
Ci ritroviamo politiche in materia di immigrazione che sono un completo rifiuto da parte del governo di riconoscere come universale il diritto alla libertà di movimento e alla fuga da guerra e miseria. Le stragi che sono avvenute e che tuttora si consumano sono tutte annunciate ed evitabili, ciò che il governo sta facendo è rendere ancora più pericoloso e difficile il viaggio che i migranti compiono, con il risultato di moltiplicare sempre di più la sofferenza e la morte per centinaia di migliaia di persone innocenti.
Ci ritroviamo un governo che usa incessantemente la parola meritocrazia per riaffermare e consolidare le differenze di classe.
Ci troviamo ad affrontare un governo che risponde ad ogni comportamento sociale che non rispecchia i propri canoni solo ed esclusivamente attraverso lo strumento repressivo licenziando leggi che comminano anni di carcere per ogni cosa.
Questi primi mesi di governo Meloni ci dicono chiaramente che l’obiettivo è attaccare e distruggere passo dopo passo i principi alla base delle democrazie costituzionali sorte dopo la liberazione dell’Europa dal nazifascismo.
Il governo attacca e continuerà ad attaccare l’esperienza della resistenza in molti modi, ognuno dei quali corrisponde a falsità e malafede, tentando così di riscrivere la storia per provare a decostruire il sentimento antifascista proprio di una società aperta ed egualitaria.
Le dichiarazioni revisioniste di vari membri del governo e del partito della Meloni sono sia un’arma per scalfire la memoria della resistenza che un diversivo per portare l’attenzione ed il dibattito pubblico su questo tema mentre sotto i nostri occhi si parla di legalizzare la tortura ed è in corso l’aumento esponenziale del regime repressivo verso qualsiasi forma di divergenza.
In questi mesi, seppur ancora non direttamente legittimati dal governo, i fascisti stanno tornando a sentirsi liberi di agire nelle strade, cosa che nella nostra città si è espressa nella continua comparsa di scritte nazifasciste e simboli di odio sui muri dei nostri quartieri e spazi militanti e che ha trovato compimento nella scoperta che l’autore di tali scritte girava armato e pronto ad utilizzare la pistola contro chiunque avesse tentato di fermarlo, così com’è accaduto proprio alle nostre compagne e i nostri compagni che l’hanno incrociato mentre era intento a scrivere sui muri il proprio repertorio di simboli nazifascisti.

Come militant3 antifascisti e cittadin3 di Reggio Emilia, pensiamo e pratichiamo un antifascismo che parta dal basso e si concretizzi in una presa di coscienza collettiva della cittadinanza intera, che cacci i reflussi di fascismo sia disorganizzato nelle strade che organizzato nelle istituzioni, che lotti per i valori della libertà e della fratellanza degli oppressi contro gli oppressori.
Scendiamo nelle strade tutte e tutti insieme per ricordare la Liberazione e per gridare a pieni polmoni che il fascismo a Reggio Emilia non passa!

Questo 25 aprile, come ogni anno parteciperemo al corteo cittadino, consapevoli che la lotta sarà lunga e dura e che oggi è più che mai necessario smettere di sottovalutare l’estrema destra e al contempo assumere e fare crescere una nuova coscienza collettiva per affrontare questo presente.

🔴 Concentramento corteo ore 10:00 Corso Garibaldi (fronte alla basilica della Ghiara) 🔴

Laboratorio AQ16, Casabettola, Ass. Città Migrante

𝐏𝐑𝐈𝐌𝐀𝐕𝐄𝐑𝐀 #𝐀𝐍𝐓𝐈𝐅𝐀𝐒𝐂𝐈𝐒𝐓𝐀 🌹 16/04 Festa in Via Cecati

𝐏𝐑𝐈𝐌𝐀𝐕𝐄𝐑𝐀 𝐀𝐍𝐓𝐈𝐅𝐀𝐒𝐂𝐈𝐒𝐓𝐀
DOMENICA 16 APRILE Picnic in Via Cecati a #ReggioEmilia
PER UNA GIORNATA DI FESTA VERSO IL #25APRILE

Durante questo inverno più volte la zona di Via Cecati è stata sfregiata con scritte e simbologie nazi-fasciste. Azioni che vanno contro la storia di questa città e della sua comunità, viva e resistente, che ha sempre difeso e ancorato alla realtà presente la pratica antifascista.
Per questo chi agisce di notte, aggirandosi di nascosto nei quartieri e lasciando segni di odio e della propria frustrazione, non può pensare di farla franca e che la comunità antifascista non sia presente e reattiva.
Come spazi sociali abbiamo fatto la nostra parte mobilitandoci più volte, di giorno e di notte, per ripulire i muri nei diversi punti della città dove questi sfregi sono stati fatti.

Adesso che la primavera è arrivata vogliamo rilanciare, facendo un invito a tutte le realtà e le persone che portano avanti nel proprio quotidiano la pratica antifascista – che sia nel mutualismo, nella solidarietà, nel ricordo o nelle piazze – per una giornata di festa e riappropriazione di quegli spazi che in questo periodo sono stati attaccati e che ora devono tornare liberi e restituiti alla città.

𝐈𝐧𝐜𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐚𝐧𝐝𝐨𝐜𝐢 𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐥𝐚 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝟐𝟓 𝐚𝐩𝐫𝐢𝐥𝐞, 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐭𝐮𝐭𝐭𝟑 𝐚𝐥 𝐏𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐏𝐫𝐢𝐦𝐚𝐯𝐞𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐚 𝐂𝐞𝐜𝐚𝐭𝐢 (𝐥𝐚𝐭𝐨 𝐂𝐨𝐧𝐚𝐝), 𝐃𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 𝟏𝟔 𝐚𝐩𝐫𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟏:𝟎𝟎 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧𝐚 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐫𝐚𝐝𝐢𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐢𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐠𝐞𝐫𝐦𝐞 𝐟𝐚𝐬𝐜𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐫𝐭𝐢𝐞𝐫𝐞.

Passeremo la giornata con pic-nic, musica, street art, giochi per bambini e spettacoli, dimostrando che i quartieri della nostra città sono di chi li vive e non di chi li deturpa.
𝐈𝐧𝐯𝐢𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀ 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐟𝐚𝐬𝐜𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐫𝐞 𝐞 𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐮𝐨𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐥’𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚, 𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐛𝐢𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐪𝐮𝐚𝐫𝐭𝐢𝐞𝐫𝐞, 𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐦𝐛𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐟𝐚𝐬𝐜𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐞 𝐚 𝐫𝐢𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐭𝐚.

Ci vediamo domenica 16 aprile dalle 11:00 al Parco Primavera!

❗𝘐𝘯𝘥𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘶𝘵𝘪𝘭𝘪:
👉🏻 𝘗𝘰𝘳𝘵𝘢 𝘱𝘳𝘢𝘯𝘻𝘰 𝘢 𝘴𝘢𝘤𝘤𝘰 𝘦 𝘶𝘯 𝘵𝘦𝘭𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘳𝘪𝘦𝘮𝘱𝘪𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘱𝘢𝘳𝘤𝘰!
👉🏻 𝘚𝘦 𝘴𝘶𝘰𝘯𝘪 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘳𝘶𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘢𝘤𝘶𝘴𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘭𝘰 𝘦 𝘤𝘳𝘦𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘫𝘢𝘮 𝘵𝘶𝘵𝘵3 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦!
👉🏻 𝘚𝘦 𝘷𝘶𝘰𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘷𝘪𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯’𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘰 𝘶𝘯 𝘵𝘶𝘰 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘭𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘦 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵3!

Proiezione de TRIESTE È BELLA DI NOTTE

Martedì 18 aprile ore 21.00 Cinema Rosebud
Via Medaglie d’Oro della Resistenza, 4 #ReggioEmilia
TRIESTE È BELLA DI NOTTE
un film di Andrea Segre, Stefano Collizzolli, Matteo Calore
Prodotto da #ZaLab Film e Vulcano

“Il confine tra Italia e Slovenia è sulle colline, sopra Trieste.
Se lo attraversi a piedi di notte le luci della città brillano nel mare.
Può sembrare l’avverarsi di un sogno. O l’inizio di un incubo”

Sarà presente GIANFRANCO SCHIAVONE del Consorzio Italiano di Solidarietà e dell’Associazione per gli Studi giuridici sull’Immigrazione Evento Organizzato dal Comune di Reggio Emilia in collaborazione con Città Migrante.
Diffondono l’iniziativa: Avvocato di Strada Reggio Emilia, GLM, La Nuova Luce , Passaparola, Partecipazione, Coop Vivere la Collina, Coop la Vigna, Centro Sociale Papa Giovanni XXIII

ingresso 8 euro (7 euro ridotto)

Vi aspettiamo!

SINOSSI
In un confine interno dell’Unione Europea, quello tra Italia e Slovenia, pochi chilometri sopra Trieste, i migranti asiatici della rotta balcanica che riescono ad attraversare la frontiera rischiano di essere fermati dalle forze dell’ordine italiane e rispediti indietro fino in Bosnia, senza venire identificati e senza avere la possibilità̀ di fare richiesta di asilo.
Il Ministero dell’Interno definisce queste operazioni “riammissioni informali” e le ha introdotte nel maggio 2020. A gennaio 2021 il Tribunale di Roma le ha sancite come illegali e sono state sospese fino al 28 novembre 2022, quando il Ministro Piantedosi le ha riattivate.
Come avvengono queste operazioni? Cosa succede a chi le subisce?
A raccontarlo sono nel film alcuni dei migranti respinti.
Le loro storie si intrecciano con le immagini realizzate con i telefonini durante i lunghi viaggi e con le contraddizioni e il dibattito all’interno delle Istituzioni italiane. Intanto in una casa abbandonata a Bihać, in Bosnia, un gruppo di pakistani e afghani vuole partire, direzione Italia.
Cosa succederà loro? Quale risposta daranno l’Italia e gli altri Stati europei? Continueranno a sfidare la loro stessa legge per respingere migranti considerati illegali?
NOTE DI REGIA
“Trieste è bella di notte” è un intreccio corale di tempi e spazi non lineari, un inseguirsi di memorie e di speranze, di video frammenti e racconti in presa diretta, di incubi passati e paure future. Abbiamo girato al di qua e al di là della frontiera, con chi ha già vissuto e con chi sta per vivere la roulette del “game” e dei respingimenti, trascinati dalla necessità di ascoltare un racconto corale e soggettivo e di confrontarlo con l’oggettività delle scelte politiche.
È un film sul confine instabile e confuso tra sicurezza e diritto, dove la gara tra governi europei alla riduzione degli arrivi spinge le autorità a inventare procedure nuove, sfidando i limiti costituzionali e creando tensioni tra i diversi poteri dello Stato.
Sono storie e testimonianze che vanno sottratte all’oblio e alla distrazione, perché non appena dimenticate si ripetono, producendo nuove ferite.
Da sempre siamo convinti a ZaLab che lo strumento essenziale per percorrere distanze e ricucire ferite sia dare voce a racconti in prima persona, nei quali trovi spazio anche la creatività dei protagonisti, che in “Trieste è bella di notte” ha un forte alleato nella musica, prodotta o ascoltata dai protagonisti stessi.

https://www.zalab.org/projects/trieste-e-bella-di-notte/

1 aprile- Inaugurazione della nuova di sede Città Migrante

Sabato primo aprile alle ore 17 vi invitiamo a visitare il nuovo spazio di Città Migrante in Viale Risorgimento 2/1, a #ReggioEmilia, nel quale siamo ospitati da ADL COBAS
Presenteremo insieme i progetti e i servizi attivi.
Qui abbiamo trasferito le nostre attività ed è già diventato un luogo attraversato da tante e tanti che frequentano la vita quotidiana dell’associazione.
Siamo entusiasti di incontrarci insieme, con vecchi/e e nuovi/e compagne e compagni di strada, per un momento di scambio. Vogliamo condividere il percorso intrapreso e le prospettive future per costruire insieme un mondo, un paese e una città in cui ci sia spazio per tutte e tutti e dove i diritti siano garantiti!
Siamo di fronte allo stadio Mirabello

DIRITTO ALL’ABITARE #right2housing – Incontro Pubblico

Venerdì 17 febbraio | ore 18.30, viale Ramazzini 33, #reggioemilia

Dibattito pubblico con
Ilaria Boniburini – architetta/urbanista redattrice di eddyburg.it
Antonella Amadei – Sportello per il diritto all’abitare Làbas & LUNA Bologna
Membri dell’assemblea “La casa è un diritto” Reggio Emilia

A partire dalla manifestazione del 19 novembre scorso “La casa è un diritto” si è formata una assemblea a cui partecipano associazioni , gruppi e singoli del territorio di Reggio Emilia per proseguire il percorso iniziato con la mobilitazione pubblica.
Vogliamo lavorare affinché si metta in atto un processo di trasformazione graduale della casa come valore d’uso e non di profitto, andando ad intervenire verso un più ampio spettro di destinatari, di bisogni sociali ed abitativi presenti sul territorio.
Questo cammino nasce da una difficoltà importante nel reperire alloggi in affitto e dalla constatazione che una fascia di popolazione è costretta a vivere in “case” fatiscenti e in nero. Persone che vengono escluse, relegate ai margini, per le quali si innesca un meccanismo di sfruttamento abitativo.
Le istanze richieste durante il corteo di aprire dei tavoli con l’amministrazione (crediamo che l’ente pubblico debba essere al centro) e le parti in causa in cui essere presenti sono iniziati. Inoltre dal 19 novembre scorso ha preso piede un dibattito cittadino sul tema “casa” su cui sono intervenuti vari soggetti.
Durante questo incontro vogliamo condividere e approfondire il percorso fatto ad oggi , gli sviluppi, i possibili strumenti di intervento e le cause che determinano la situazione in cui oggi ci sono case sfitte e persone senza casa. Lo faremo insieme a Ilaria Boniburini architetta/urbanista redattrice di Eddyburg per capire a fondo le dinamiche di questo sistema e come potere intervenire, e con Antonella Amadei dello Sportello per il diritto all’abitare Làbas & LUNA di Bologna per confrontarci con una città metropolitana e una esperienza studentesca.

PRESENTAZIONE DEL LIBRO “COPULA MUNDI” DI CARLO MICCIO

Presso la Biblioteca di Santa croce a #reggioemilia
Dialogano con l’autore Lavinia Bianchi (Università degli studi di Modena e Reggio Emilia) e Federica Zambelli (Città Migrante).

«Sono anime pure. Copula mundi, il collante del mondo, l’anello di congiunzione che lega il regno di Dio e quello delle cose».
Estate 2016. Dopo una condanna per guida in stato d’ebbrezza, Marco Cicoli – prossimo ai cinquant’anni, un presente indefinito e un passato di tossicodipen- denza ancora da metabolizzare –sceglie di scontare la pena con un lavoro di pubblica utilità presso un CAS, una delle tante strutture improvvisate che le prefetture autorizzano per fronteggiare la cosiddetta emergenza migranti.
Assegnato alla supervisione di Gianpiero – un ragazzo disabile di insospettabile efficienza professionale – Marco approda così al Casolare, un vecchio motel riadattato e «avvolto da una patina di sporcizia e malaffare che gli dà tutta l’aria di un set cinematografico». Fin dal suo arrivo viene travolto da un’umanità densa e pulsante di vita, traboccante di storie segnate dall’urgenza di essere raccontate. Storie drammatiche e divertenti, talvolta ambigue e paradossali, ma sempre molto lontane dalle narrazioni tossiche che media e politica offrono sul famigerato popolo dei barconi.
La comunità locale è nel frattempo sconvolta da un tragico fatto di sangue consumatosi a poca distanza dal Casolare, di cui viene accusato un immigrato, e reagisce con violenza. Ma ancor più sconvolgente si rivelerà per Marco un incontro totalmente imprevisto, una scheggia dolorosa di passato che lo costringe a fare i conti con se stesso in un momento di particolare vulnerabilità.

Tra finzione narrativa e preziosa testimonianza, Carlo Miccio ci racconta una vicenda cruda e spiazzante, gettando uno squarcio di luce su uno dei tanti, piccoli universi di marginalità sociale, dove si annidano i disagi, i conflitti e le contraddizioni degli “ultimi”.

Carlo Miccio (1965) lavora da molti anni come mediatore culturale con profughi e richiedenti asilo, e nel settore dell’assistenza a persone diversamente abili. Ha pubblicato diversi racconti per la collana Toilet di 80144 Edizioni, di cui è stato anche fondatore. Il suo primo romanzo, La trappola del fuorigioco (Edizioni alphabeta Verlag, 2017), una storia di calcio e disagio mentale, ne ha rivelato lo straordinario talento narrativo.

Evento in collaborazione con Biblioteca Santa Croce

25 anni degli spazi sociali di #ReggioEmilia

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Lab AQ16 – Città Migrante – Casa Bettola

Casa: diritto o privilegio? Giornata dei senza dimora #ReggioEmilia

In occasione della giornata di lotta alla povertà ci ritroviamo sabato 15 ottobre per:

🔺 Ore 16,00- Casa : diritto o privilegio?
Assemblea pubblica per discutere delle difficoltà per le persone di origine straniera di trovare casa in affitto

Presso stazione di Santa Croce via C. Manicardi 1 a Reggio Emilia

🔺Ore 19,00: La solidarietà non ha confini. Ceniamo insieme alle persone senza dimora
in Piazzale Europa a Reggio Emilia (dietro alla stazione dei treni)

Giornata mondiale di lotta alla povertà / Giornata dei senza dimora / L’Abitare: diritto o privilegio?

Segno del nostro tempo presente è un incrocio di crisi dipendenti da vari fattori. Guerra, crisi della globalizzazione, crisi climatica e degrado delle istituzioni democratiche subordinate ormai da tempo all’economia. L’enorme ricchezza sociale ed economica, prodotta da noi tutti, diventa preda di speculazioni ed è accumulata in poche mani.
Rivolgendo lo sguardo alla nostra città, gli effetti di questa epoca si traducono in carovita, impoverimento diffuso, degrado ambientale ed una cronica difficoltà nell’accesso alla casa.
Garantire il diritto all’abitare attraverso politiche strutturali è un dovere della “Politica”.
Il disagio abitativo cresce parallelo al prezzo degli affitti, al limite dell’inaccessibilità, creando un drammatico contesto di emergenza abitativa e assenza pressoché totale di politiche efficaci.

Parlando della questione abitativa in Italia, vanno evidenziati due aspetti:
– la strutturalità di quella che viene definita erroneamente emergenza, quando invece rappresenta un problema persistente in Italia, per la rigida staticità che caratterizza il cosiddetto mercato immobiliare, da sempre condizionato da un mercato degli affitti non controllato e a cui moltissime persone non riescono ad accedere;
– un quadro dell’edilizia residenziale pubblica bloccato, privo da decenni di nuovi immobili e con distribuzioni degli alloggi popolari effettuate col contagocce.
In questa cornice si inserisce anche la persistente precarietà che colpisce molti e si riversa in modo più grave sui soggetti più fragili, tra cui rientrano anche migranti e rifugiati, a causa dell’assenza di una rete sociale, della persistenza di sentimenti di diffidenza – quando non apertamente discriminatori- da parte dei proprietari degli immobili.

L’ultimo Piano Nazionale d’integrazione dei titolari di protezione internazionale del Ministero dell’Interno auspicava, nelle linee guida su questo tema, che l’uscita dai progetti di accoglienza del sistema binario SAI/CAS venisse accompagnata da un supporto all’autonomia abitativa: obiettivo mai neanche lontanamente raggiunto nei rapporti qualitativi dei progetti destinati a determinare processi di inclusione. La conseguenza è che molte persone, soprattutto giovani-adulti, una volta uscite dall’accoglienza, sono costrette a dormire per strada o ad affittare stanze in nero, in quanto l’accesso al mercato degli affitti è diventato praticamente impossibile in particolar modo per le persone di origine straniera, anche se con la garanzia di un contratto a tempo indeterminato.
Siamo dunque fermamente convinti che l’attuazione di azioni strutturali tese a garantire il diritto alla casa possano essere un bene per tutte e tutti a partire dall’innovativo concetto di abitare sostenibile e dinamico, caratterizzato da una necessaria offerta modulare degli alloggi.

In questo senso auspichiamo l’uscita dalla logica dei progetti ad hoc per andare verso un approccio universalistico di analisi e intervento, al fine di rendere le iniziative per l’autonomia abitativa di richiedenti asilo e titolari di protezione meno isolate dal resto delle politiche sociali e abitative e che vengano elette a leva di cambiamento a beneficio di tutti e tutte.
Questa è una strategia di lungo termine che potrebbe impattare sulle politiche sociali e abitative, sollecitando delle proposte di riforma che intervengano a sostegno della figura dell’“inquilino” nel selvaggio mercato immobiliare e per rendere il diritto all’abitare non una liana in una jungla ma un processo di trasformazione graduale della casa come valore d’uso e non di profitto, andando ad intervenire verso un più ampio spettro di destinatari, di bisogni sociali e abitativi presenti sul territorio.

Uno strumento che sicuramente potrebbe agevolare questo superamento dell’emergenza è il modello di agenzia sociale per la casa in un percorso di innovazione sociale del territorio. Avviare contemporaneamente un tavolo di lavoro per l’abitare sociale cittadino con l’obiettivo di mappare il territorio sugli stabili privati e pubblici vuoti o sottoutilizzati, cioè “Mappature del reale, per un futuro da creare”” (Forum per cambiare l’ordine delle cose).

Ass. Città Migrante, Partecipazione ODV, Avvocato di Strada- Reggio Emilia, La nuova luce, Gruppo Laico Missionario-GLM