Contro il “Decreto Cutro”

Ci siamo ritrovate e ritrovati in Piazza Prampolini a #ReggioEmilia per discutere insieme delle conseguenze della nuova Legge sull’immigrazione, il cosiddetto #DecretoCutro.

Lo abbiamo fatto a pochi giorni dell’ennesima strage nel Mediterraneo avvenuta sulle coste della Grecia. È l’inizio di un percorso per denunciare le ripercussioni che questo Decreto avrà sia sulle persone migranti che nei territori in cui tutte e tutti noi viviamo.

Il decreto Piantedosi, o decreto Cutro, peggiora notevolmente la situazione delle persone migranti.
Approvato con il pretesto del blocco dell’immigrazione irregolare, il risultato sarà invece un aumento del numero di persone che vivono nei nostri territori in situazione irregolare e la negazione dei diritti dei richiedenti asilo sanciti dall’ONU e dalla Costituzione Italiana.

Alcune modifiche introdotte sono :
– L’integrazione nel nostro territorio non sarà più sufficiente per ottenere un permesso di soggiorno, togliendo un’importante possibilità di regolarizzazione.
– I richiedenti asilo non potranno più accedere a opportunità reali di integrazione sul territorio come corsi di italiano, percorsi di inserimento lavorativo e sociale e supporto psicologico
– I richiedenti asilo, provenienti dai cosiddetto paesi sicuri, potranno essere trattenuti in frontiera e verranno considerati irregolari fino all’ottenimento di una forma di protezione, senza poter incontrare un avvocato che possa seguirne opportunamente il percorso legale
I permessi di soggiorno per protezione speciale, cure mediche e calamità non saranno più convertibili in permessi per motivi di lavoro, condannando le persone che li ottengono a ricadere in situazione di irregolarità alla loro scadenza.

La soluzione all’irregolarità sono vie d’ingresso legali e opportunità di inclusione delle persone migranti!
Riconoscimento dei diritti delle persone e regolarità eviterebbero ulteriore marginalità ed esclusione e quindi maggiore sicurezza nei territori

17 giugno manifestazione a #Bologna per la #Romagna

Nelle scorse settimane ci siamo organizzati per portare solidarietà alle popolazioni colpite dall’alluvione in #Romagna.
Da #ReggioEmilia abbiamo raccolto e portato materiali, alimenti e attrezzi. Abbiamo formato le brigate, e in decine abbiamo aiutato a ripulire dal fango case e strade.

Tutto questo non è stato mosso da senso di carità, come spesso abbiamo letto sui giornali, ma dalla rabbia di chi conosce perché questi disastri avvengono e chi li produce: consumo di suolo, cementificazione, politiche predatorie dei territori, sono solo alcune delle cause che oggi hanno rotto gli argini in Romagna, ma che periodicamente e con sempre più frequenza colpiranno le nostre vite.

In Romagna non abbiamo visto solo fango e mobili rotti, ma abbiamo anche incontrato le persone.
Dopo un disastro l’importante è rialzarsi, ma come sappiamo c’è chi si rialza prima e c’è chi si rialza dopo, e nelle relazioni create durante le giornate di lavoro abbiamo potuto conoscere e condividere le difficoltà e le paure di chi gli strumenti per rialzarsi da sol* non li ha e scavando insieme abbiamo trovato quei Diritti Sommersi che collettivamente dobbiamo fare emergere.

Per questo sabato 17 giugno partiremo anche da Reggio per la manifestazione a Bologna. Marceremo insieme agli abitanti della Romagna, insieme a chi da tutta Italia si è attivato per sostenere le popolazioni alluvionate, fino a raggiungere il palazzo della Regione dove porteremo il fango e rivendicheremo i diritti sommersi dalle politiche neoliberiste e dalla sviluppo capitalista nel nostro territorio.

📌 Ritrovo per partire da Reggio:
Sabato ore 14:20, stazione FS, piazzale Marconi

Lab AQ16 – Casa Bettola – Città Migrante

Contro il #DecretoCutro – Conferenza Stampa/Incontro

Il 17 giugno ci ritroviamo alle 11.00 in Piazza Prampolini #ReggioEmilia per una conferenza stampa/incontro contro il Decreto Cutro.
Vogliamo parlare insieme della nuova Legge sull’immigrazione.
Lo facciamo in occasione della giornata mondiale del rifugiato che si celebrerà pochi giorni dopo (il 20 giugno) .
Il cd Decreto Cutro è un paradosso ed è frutto di una speculazione politica. Viene infatti emanato come risposta al tragico naufragio di Steccato di Cutro dove hanno perso la vita oltre cento persone. La norma di fatto non va ad impedire le cause che hanno prodotto questa drammatica vicenda ma restringe i diritti dei richiedenti asilo e dei migranti in generale.
Ciò che effettivamente produrrà questa Legge sarà irregolarità per chi già vive e lavora nel nostro territorio, persone che non potranno avere un titolo di soggiorno, che saranno relegate ai magini.
Inoltre i richiedenti asilo accolti nei centri di accoglienza straordinaria non potranno più usufruire dei progetti di integrazione, come per esempio i corsi di italiano.
Tutto questo produrrà marginalità nelle nostre città, mancanza di diritti e sicuramente inciderà sulla sicurezza dei territori.
Vogliamo parlare insieme di tutto questo, informaci, capire che cosa comporterà la nuova Legge sull’immigarzione sia sulle persone migranti che ne saranno direttamente copite, sia nei territori che tutte e tutti noi abitiamo e che cosa possiamo fare insieme per contrastare il Decreto Cutro.

Da #ReggioEmilia alla #Romagna

Oggi siamo stati a #Forlì, lavorando insieme agli abitanti del territorio per continuare a liberare case, cantine e cortili dal fango.
Con pale e badili in mano abbiamo ascoltato i bisogni che emergono nell’emergenza e le preoccupazioni di ciò che rimarrà anche quando il fango non ci sarà più, facendo emergere diritti sommersi.
Abbiamo allestito un punto di distribuzione in cui gli abitanti del quartiere hanno potuto trovare prodotti per la pulizia e per l’igiene personale , dispositivi di lavoro e prodotti alimentari, ma soprattutto un luogo di mutuo soccorso in cui confrontarsi e organizzarsi insieme.
Grazie a tutte e tutti quell* che da Reggio Emilia hanno dato un contributo mettendo in comune materiali e risorse. Un ringraziamento alla cooperativa Centro Sociale Papa Giovanni XXIII e all’azienda agricola Binin per aver messo a disposizione mezzi di trasporto e strumenti di lavoro.

Domani saremo di nuovo per le strade e nelle case di Forlì per continuare il lavoro a fianco degli abitanti e per organizzare la solidarietà in un momento di confronto alle 14 di fronte alla sede di ADL Cobas Emilia Romagna in corso Garibaldi 244

Da #reggioemilia RACCOLTA SOLIDALE PER PORTARE SOSTEGNO IN ROMAGNA

Forti sono stati i diluvi che hanno causato inondazioni in diversi luoghi della nostra regione ma forte è stata anche la risposta delle comunità che si sono organizzate per sostenersi in modo reciproco. Il nostro pensiero va alle vittime, ai  familiari e a chi si ritrova a fare i conti con danni ingenti ai propri luoghi di vita e di lavoro.

La rabbia è tanta, perché conosciamo bene le cause di questo disastro: politiche che negli ultimi anni hanno ignorato la gravità del cambiamento climatico e un modello di sviluppo territoriale che ha continuato a consumare suolo.

Ma oggi rimandiamo il tempo della critica, la prima necessità è costruire rete di solidarietà e mutualismo. Per questo ci stiamo organizzando per partire come brigate di mutuo soccorso verso i territori in cui c’è ancora bisogno.

Chiediamo a tuttɜ di contribuire partecipando alla raccolta di materiali che si terrà:

– Lab AQ16 (Via fratelli Manfredi 14)
Domenica 21 maggio 15-18 | Lunedì 22 maggio 18-20

– Città Migrante e ADL (Viale Risorgimento 2/1 )
Lunedi 22 maggio 17-20

– Casa Bettola (Via Martiri della Bettola 6)
Mercoledì 24 maggio 18-20

Abbiamo bisogno di:
stivali di gomma – badili – carriole – scope larghe – pale – guanti e pantaloni da lavoro impermeabili – tira acqua – cibi pronti in scatola – spugne – stracci – sacchi immondizia – candeggina

Primo maggio #ReggioEmilia

Manifestiamo il #1maggio a Reggio Emilia, per dare una risposta collettiva alle politiche dei governi che da decenni creano precarietà e povertà individuali, alimentando la guerra tra poveri e spingendo una fascia sempre piu larga di persone verso l’esclusione sociale. Politiche che concentrando la ricchezza a favore delle multinazionali, dei grossi gruppi industriali, di chi vive di speculazione finanziaria e fanno ricadere i costi sociali sui territori e nelle periferie delle città.
Una fascia sempre più ampia di popolazione non trova casa , c’è chi pur avendo un lavoro non riesce ad arrivare a fine mese e i migranti rischiano di perdere la possibilità di avere i documenti in regola mentre il welfare continua ad essere depotenziato o privatizzato.

Il 1 maggio invitiamo a convergere chi quotidianamente lotta per
– gli aumenti salariali contro il carovita
– la possibilità di trovare una casa in affitto contro la
speculazione immobiliare
– i progetti di mutuo aiuto contro la povertà e l’esclusione
sociale
– il diritto di regolarizzazione dei migranti contro il
restringimento del nuovo decreto immigrazione
– una sanità e una scuola pubblica contro la privatizzazione
– una riconversione ecologica contro il greenwashing

Il primo maggio è una data per noi tutt’altro che celebrativa o di mera ritualità, ma un momento importante per mettere in comune vertenze ed esperienze che contrastano sia a livello cittadino che a livello nazionale le politiche del governo Meloni, che senza vergogna ha tolto il reddito di cittadinanza, il contributo per l’affitto e continua a tagliare risorse ai servizi pubblici a vantaggio dei privati, continua ad investire in armi, a rifinanziare la cosiddetta guardia costiera Libica . Tutto questo lo fa attraverso una speculazione politica dove scarica le responsabilità dell’insicurezza nelle città verso gli ultimi arrivati.

Scendiamo in piazza per costruire una città dove il pubblico riprenda potere sul privato, dove il lavoro povero non sia la regola per le giovani generazioni, dove le discriminazioni di genere, colore della pelle o classe sociale non abbiano cittadinanza

LUNEDI 1 MAGGIO CONCENTRAMENTO ORE 15:30 PRESSO L’ARCO DI VIA ROMA

CITTA’ MIGRANTE
ADL COBAS
CASA BETTOLA
LABORATORIO AQ16
COLLETTIVO RABUN

Conferenza stampa di Ilaria Cucchi a #ReggioEmilia

Ringraziamo Ilaria Cucchi per la sua presenza e il suo sentito e prezioso contributo alla discussione, gli organizzatori dell’iniziativa La voce degli ultimi: Ilaria Cucchi a Reggio Emilia per averci dato l’opportunità di esserci per parlare di carcere , di cpr e della fascia di popolazione che maggiormente finisce negli istituti penitenziari.

Qui l’intervista ad un giornale locale dopo la visita al carcere di Reggio Emilia.

Di seguito alleghiamo gli interventi di Ilaria Cucchi e di Federica Zambelli di Città Migrante durante la conferenza stampa:

L’iniziativa:
La Senatrice Ilaria Cucchi a Reggio Emilia
Venerdì 21 aprile la Senatrice Ilaria Cucchi sarà a Reggio Emilia per confrontarsi con i cittadini sui temi della giustizia sociale, solidarietà e Diritti Umani. La Cucchi, parlamentare di Sinistra Italiana eletta nelle fila dell’Alleanza Verdi-Sinistra e Vicepresidente Commissione Giustizia, trascorrerà un pomeriggio con gli attivisti e i simpatizzanti della sinistra reggiana.
A partire dalle 13 è stato organizzato un pranzo con la Senatrice presso il ristorante “La Gargotta del Popol Giost” in Piazza Pietro Scapinelli 5 in centro storico.

Seguirà alle 15 una conferenza stampa, aperta al pubblico, nella quale la Cucchi illustrerà la sua azione politica parlamentare. Insieme a lei interverranno Cosimo Pederzoli (segretario cittadino Si), Federica Zambellli (presidente associazione Città Migrante), Dario De Lucia (capogruppo Coalizione Civica), Ellisa Visentin (esecutivo provinciale Europa Verde) e Marco Dall’Asta (attivista Possibile). Sarà l’occasione per intrecciare temi nazionali che hanno ricaduta anche per Reggio Emilia come il diritto all’abitare, il sistema dell’accoglienza, lo sfruttamento lavorativo e la situazione dei detenuti in Italia.

#25APRILE 2023 – Via i fascisti dalle strade, fuori il fascismo dalle istituzioni

🚩 h. 10:00 concentramento #antifa in corso Garibaldi #reggioemilia, davanti alla Basilica della Ghiara.

Il periodo storico in cui ci troviamo è segnato dalla salita al governo dell’estrema destra italiana. L’attività istituzionale svolta da ottobre ad oggi è stata incentrata sul tentativo di sottrarre i già scarsi diritti a quanti non sono allineati allo stereotipo di italiano che la compagine di governo ha in mente e che è la base dei loro stessi principi politici.
Ci ritroviamo con degli esponenti di governo ex MSI e apertamente revisionisti, che non si fanno scrupoli a chiamare “assassini di musicisti” i responsabili dell’azione di via Rasella, colpevolizzando i partigiani combattenti e riabilitando i nazi-fascisti occupanti.
Ci ritroviamo con un ministro dell’istruzione che afferma che l’umiliazione è fondamentale nella crescita e nella formazione dell3 student3, che non aspetta un secondo a sanzionare una preside che condanna un’aggressione squadrista, ma al contrario denuncia student3 per semplici manifestazioni di dissenso.
Ci ritroviamo politiche in materia di immigrazione che sono un completo rifiuto da parte del governo di riconoscere come universale il diritto alla libertà di movimento e alla fuga da guerra e miseria. Le stragi che sono avvenute e che tuttora si consumano sono tutte annunciate ed evitabili, ciò che il governo sta facendo è rendere ancora più pericoloso e difficile il viaggio che i migranti compiono, con il risultato di moltiplicare sempre di più la sofferenza e la morte per centinaia di migliaia di persone innocenti.
Ci ritroviamo un governo che usa incessantemente la parola meritocrazia per riaffermare e consolidare le differenze di classe.
Ci troviamo ad affrontare un governo che risponde ad ogni comportamento sociale che non rispecchia i propri canoni solo ed esclusivamente attraverso lo strumento repressivo licenziando leggi che comminano anni di carcere per ogni cosa.
Questi primi mesi di governo Meloni ci dicono chiaramente che l’obiettivo è attaccare e distruggere passo dopo passo i principi alla base delle democrazie costituzionali sorte dopo la liberazione dell’Europa dal nazifascismo.
Il governo attacca e continuerà ad attaccare l’esperienza della resistenza in molti modi, ognuno dei quali corrisponde a falsità e malafede, tentando così di riscrivere la storia per provare a decostruire il sentimento antifascista proprio di una società aperta ed egualitaria.
Le dichiarazioni revisioniste di vari membri del governo e del partito della Meloni sono sia un’arma per scalfire la memoria della resistenza che un diversivo per portare l’attenzione ed il dibattito pubblico su questo tema mentre sotto i nostri occhi si parla di legalizzare la tortura ed è in corso l’aumento esponenziale del regime repressivo verso qualsiasi forma di divergenza.
In questi mesi, seppur ancora non direttamente legittimati dal governo, i fascisti stanno tornando a sentirsi liberi di agire nelle strade, cosa che nella nostra città si è espressa nella continua comparsa di scritte nazifasciste e simboli di odio sui muri dei nostri quartieri e spazi militanti e che ha trovato compimento nella scoperta che l’autore di tali scritte girava armato e pronto ad utilizzare la pistola contro chiunque avesse tentato di fermarlo, così com’è accaduto proprio alle nostre compagne e i nostri compagni che l’hanno incrociato mentre era intento a scrivere sui muri il proprio repertorio di simboli nazifascisti.

Come militant3 antifascisti e cittadin3 di Reggio Emilia, pensiamo e pratichiamo un antifascismo che parta dal basso e si concretizzi in una presa di coscienza collettiva della cittadinanza intera, che cacci i reflussi di fascismo sia disorganizzato nelle strade che organizzato nelle istituzioni, che lotti per i valori della libertà e della fratellanza degli oppressi contro gli oppressori.
Scendiamo nelle strade tutte e tutti insieme per ricordare la Liberazione e per gridare a pieni polmoni che il fascismo a Reggio Emilia non passa!

Questo 25 aprile, come ogni anno parteciperemo al corteo cittadino, consapevoli che la lotta sarà lunga e dura e che oggi è più che mai necessario smettere di sottovalutare l’estrema destra e al contempo assumere e fare crescere una nuova coscienza collettiva per affrontare questo presente.

🔴 Concentramento corteo ore 10:00 Corso Garibaldi (fronte alla basilica della Ghiara) 🔴

Laboratorio AQ16, Casabettola, Ass. Città Migrante

𝐏𝐑𝐈𝐌𝐀𝐕𝐄𝐑𝐀 #𝐀𝐍𝐓𝐈𝐅𝐀𝐒𝐂𝐈𝐒𝐓𝐀 🌹 16/04 Festa in Via Cecati

𝐏𝐑𝐈𝐌𝐀𝐕𝐄𝐑𝐀 𝐀𝐍𝐓𝐈𝐅𝐀𝐒𝐂𝐈𝐒𝐓𝐀
DOMENICA 16 APRILE Picnic in Via Cecati a #ReggioEmilia
PER UNA GIORNATA DI FESTA VERSO IL #25APRILE

Durante questo inverno più volte la zona di Via Cecati è stata sfregiata con scritte e simbologie nazi-fasciste. Azioni che vanno contro la storia di questa città e della sua comunità, viva e resistente, che ha sempre difeso e ancorato alla realtà presente la pratica antifascista.
Per questo chi agisce di notte, aggirandosi di nascosto nei quartieri e lasciando segni di odio e della propria frustrazione, non può pensare di farla franca e che la comunità antifascista non sia presente e reattiva.
Come spazi sociali abbiamo fatto la nostra parte mobilitandoci più volte, di giorno e di notte, per ripulire i muri nei diversi punti della città dove questi sfregi sono stati fatti.

Adesso che la primavera è arrivata vogliamo rilanciare, facendo un invito a tutte le realtà e le persone che portano avanti nel proprio quotidiano la pratica antifascista – che sia nel mutualismo, nella solidarietà, nel ricordo o nelle piazze – per una giornata di festa e riappropriazione di quegli spazi che in questo periodo sono stati attaccati e che ora devono tornare liberi e restituiti alla città.

𝐈𝐧𝐜𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐚𝐧𝐝𝐨𝐜𝐢 𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐥𝐚 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝟐𝟓 𝐚𝐩𝐫𝐢𝐥𝐞, 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐭𝐮𝐭𝐭𝟑 𝐚𝐥 𝐏𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐏𝐫𝐢𝐦𝐚𝐯𝐞𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐚 𝐂𝐞𝐜𝐚𝐭𝐢 (𝐥𝐚𝐭𝐨 𝐂𝐨𝐧𝐚𝐝), 𝐃𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 𝟏𝟔 𝐚𝐩𝐫𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟏:𝟎𝟎 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧𝐚 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐫𝐚𝐝𝐢𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐢𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐠𝐞𝐫𝐦𝐞 𝐟𝐚𝐬𝐜𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐫𝐭𝐢𝐞𝐫𝐞.

Passeremo la giornata con pic-nic, musica, street art, giochi per bambini e spettacoli, dimostrando che i quartieri della nostra città sono di chi li vive e non di chi li deturpa.
𝐈𝐧𝐯𝐢𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀ 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐟𝐚𝐬𝐜𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐫𝐞 𝐞 𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐮𝐨𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐥’𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚, 𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐛𝐢𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐪𝐮𝐚𝐫𝐭𝐢𝐞𝐫𝐞, 𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐦𝐛𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐟𝐚𝐬𝐜𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐞 𝐚 𝐫𝐢𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐭𝐚.

Ci vediamo domenica 16 aprile dalle 11:00 al Parco Primavera!

❗𝘐𝘯𝘥𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘶𝘵𝘪𝘭𝘪:
👉🏻 𝘗𝘰𝘳𝘵𝘢 𝘱𝘳𝘢𝘯𝘻𝘰 𝘢 𝘴𝘢𝘤𝘤𝘰 𝘦 𝘶𝘯 𝘵𝘦𝘭𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘳𝘪𝘦𝘮𝘱𝘪𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘱𝘢𝘳𝘤𝘰!
👉🏻 𝘚𝘦 𝘴𝘶𝘰𝘯𝘪 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘳𝘶𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘢𝘤𝘶𝘴𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘭𝘰 𝘦 𝘤𝘳𝘦𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘫𝘢𝘮 𝘵𝘶𝘵𝘵3 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦!
👉🏻 𝘚𝘦 𝘷𝘶𝘰𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘷𝘪𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯’𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘰 𝘶𝘯 𝘵𝘶𝘰 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘭𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘦 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵3!

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Operiamo attraverso lo Sportello Solidale e lo Sportello Migranti, aiutando nella richiesta di documenti, nella compilazione di curriculum, nella ricerca di lavoro, nella compilazione di moduli per l’accesso ai servizi sanitari. Per non lasciare nessuno nel limbo, affinché i diritti siano garantiti a tutte e tutti.
Operiamo con la Scuola di italiano e corsi di formazione, perché la conoscenza della lingua è punto di partenza per una partecipazione attiva alla società. A tal proposito, proponiamo momenti di convivialità e conoscenza, culturali e artistici quali spettacoli, laboratori, mostre e Cucine Senza Frontiere. La condivisione è la nostra essenza.

L’associazione Città Migrante nasce a Reggio Emilia nel 2007 con l’intento di costruire, insieme a tante e tanti, una città inclusiva e solidale, una città (e un Paese) in cui i diritti siano per tutte e tutti; e lo facciamo promuovendo e agendo la cultura dell’accoglienza.

Abbiamo operato per molti anni all’interno della Stazione di Santa Croce, trasformandola in un luogo di accoglienza, di incontro e confronto.
Da quest’anno ci siamo trasferiti con le nostre attività in Viale Risorgimento 2/1, in zona Mirabello, pronti a cominciare un nuovo cammino di inclusione in questa parte della città.

Da tempo portiamo avanti la battaglia per il diritto all’abitare, un tema per noi fondamentale.
Si tratta di un percorso. insieme ad altre realtà del territorio,per cercare di risolvere la difficoltà che hanno molte persone, sopratutto straniere, a trovare alloggi in affitto, ritrovandosi costrette a vivere in “case” fatiscenti e in nero. Persone che vengono escluse, relegate ai margini, per le quali si innesca un meccanismo di sfruttamento abitativo.
Nessuna/o dev’essere lasciata/o sola/o, nessuna/o deve più morire per godere di un diritto fondamentale: una vita dignitosa.