L’INCONTRO IN PREFETTURA PER LA RICHIESTA DEL TITOLO DI SOGGIORNO AI MIGRANTI PROVENIENTI DALLA LIBIA

Il documento della Coop che gestisce l’accoglienza e delle associazioni del territorio

La Cooperativa Diomara di Abramo e le associazioni Città Migrante, Ga3, Emergency Reggio Emilia, Amnesty Reggio Emilia, ASNOCRE, Pollicino Gnus, Partecipazine e la Jahspora Crew insieme ad un migrante proveniente dalla Libia ospitato a Reggio Emilia hanno incontrato il Vicario del Prefetto. L’incontro è stato chiesto per formalizzare la richiesta di rilascio di un titolo di soggiorno a tutti i migranti provenienti dalla Libia indipendentemente da quale sia l’esito della loro richiesta di asilo, così come chiesto dalla petizione #dirittodiscelta.

Il documento che è stato consegnato alla Prefettura dopo questo incontro:

Alla Sig.ra PREFETTO DI REGGIO EMILIA
Dott.ssa Antonella De Miro

Alla Sig.ra VICARIO del PREFETTO DI REGGIO EMILIA
Dott.ssa Adriana Cogode

Facendo seguito all’incontro col Vicario della Prefettura di Reggio Emilia dott.ssa Cogode Adriana la cooperativa sociale e di solidarietà Dimora d’Abramo e le associazioni Città Migrante, Ga3, Emergency Reggio Emilia, Amnesty Reggio Emilia, ASNOCRE, Pollicino Gnus, Partecipazine e la Jahspora Crew, desiderano formalizzare la situazione in merito all’accoglienza dei profughi provenienti dalla Libia che li ha visti coinvolti nel territorio reggiano.
La Cooperativa sociale e di solidarietà Dimora d’Abramo, da oltre vent’anni impegnata nell’accoglienza delle persone migranti e nella progettazione e gestione di servizi per favorirne l’inserimento nel territorio reggiano, è stata coinvolta da aprile 2011 nell’accoglienza dei migranti profughi arrivati dalla Libia a seguito della guerra scoppiata in quel territorio.
In provincia di Reggio Emilia, in ottemperanza al piano di accoglienza nazionale che ha interessato quasi tutte le regioni Italiane, sono stati accolti circa 200 profughi in diversi comuni del territorio provinciale. La cooperativa Dimora d’Abramo è stata interessata nell’accoglienza nei Comuni di Reggio E., Casalgrande, Rubiera, Scandiano e Montecchio insieme alla Protezione civile provinciale.
Alla cooperativa, inoltre, grazie alla sua competenza maturata negli ultimi anni nella gestione del progetto Sprar del Comune di Reggio E., sono stati richiesti il sostegno e la consulenza per il sostegno ai percorsi legislativi delle persone accolte, da parte di diversi comuni nella Bassa Reggiana.
La cooperativa, in quest’anno di lavoro, in collaborazione con i Comuni competenti, con l’impiego di personale professionalmente preparato ha offerto sostegno e accompagnamento socio-assistenziale alla convivenza nelle strutture di accoglienza e sostegno socio educativo all’inserimento nel territorio.
Il sostegno all’inserimento ha previsto la cura dei percorsi legislativi delle singole persone secondo le possibilità offerte dalla legislazione vigente e dalle indicazioni del governo.
Inoltre, nel territorio di Reggio Emilia, si sono attivate una serie di associazioni e realtà locali fra cui l’associazione Città Migrante, Ga3, Emergency Reggio Emilia, Amnesty Reggio Emilia, ASNOCRE, Pollicino Gnus, Partecipazine e la Jahspora Crew oltre ad alcune Parrocchie che hanno promosso una serie di iniziative finalizzate a percorsi di integrazione fra le persone accolte e la cittadinanza. In particolar modo la rete “Diritto di parola” ha messo a disposizione risorse e volontari affinché si potessero attivare corsi di lingua italiana. Attualmente molti profughi frequentano il Ctp.

In accordo con il Comune di Reggio E. e la Protezione civile la cooperativa Dimora d’Abramo ha lavorato con 55 profughi a RE, tutti accolti nel polo logistico della Protezione civile a Villa Cella, e successivamente, anche in alcuni appartamenti a Reggio E..
Attualmente 37 profughi sono ancora accolti presso il polo logistico, mentre 15 in tre appartamenti e 1 in albergo a Reggio E..
Su incarico, invece, dei comuni di Casalgrande, Montecchio, Scandiano e Rubiera, la cooperativa sta lavorando con 18 profughi. Complessivamente, la cooperativa ha curato e cura l’accoglienza e l’inserimento di 73 persone provenienti dalla Libia.
I profughi hanno storie e provenienze differenti; in prevalenza sono originari della Nigeria, del Bangladesh, del Mali e del Ghana. Tutte persone migrate per lavoro in Libia, molte di esse da diversi anni ed oramai stabilmente residenti e impiegate nel lavoro in Libia.

Ad un anno dall’accoglienza e dopo tanto impegno e risorse spese per le diverse necessità ed attività, tutti i profughi accolti hanno fatto richiesta di protezione internazionale, quasi tutti sono stati ascoltati dalla Commissione territoriale competente per valutare la richiesta sulla base delle storie personali presentate e della relativa documentazione.
In questo periodo cominciano ad arrivare i primi esiti della Commissione. Ad oggi si contano 15 esiti comunicati dalla Questura di Reggio E. e, come previsto, la maggior parte sono dinieghi alla protezione internazionale per motivazioni diverse. In particolare: 11 dinieghi, 2 concessioni di protezione umanitaria, una sussidiaria e una di protezione internazionale.
Tenuto conto che i profughi provenienti dalla Libia sono tutte persone migranti per lavoro, chi è interessato dal diniego farà ricorso per tentare ogni possibile opportunità per regolarizzarsi e continuare il proprio percorso migratorio là dove vi siano condizioni adeguate a una sistemazione abitativa e ad una collocazione lavorativa.
La conoscenza delle persone profughe, i loro percorsi e il contesto all’interno del quale si è sviluppata questa vicenda, ci portano a ritenere che l’unica strada di regolarizzazione oggi proposta, quella della protezione internazionale, sia inadeguata e quindi inopportuna per molte di queste persone. L’esito negativo dell’iter di richiesta asilo politico, praticamente certo per la maggioranza dei profughi accolti, non ha solo una ricaduta negativa rispetto alla prospettiva di vita di queste persone ma vanifica anche parte importante dell’impegno e delle risorse messi in campo dalle Istituzioni, dai soggetti incaricati dell’accoglienza come la cooperativa Dimora di Abramo e di una serie di risorse del territorio in termini di associazioni, ctp, ausl,circoscrizioni che, pur con responsabilità differenti, hanno sostenuto questo lavoro.

Si ritiene, pertanto, necessario pensare a soluzioni alternative quali ad esempio permesso di soggiorno per motivi umanitari, come è stato concesso ai profughi tunisini arrivati lo scorso anno tra marzo e aprile, che dia a queste persone tempo e opportunità per valutare cosa fare in base alle reali possibilità che il territorio offre, visto che la guerra in Libia li ha costretti a modificare completamente i loro progetti migratori. Nello stesso tempo, questo permesso di soggiorno umanitario eviterebbe a queste persone di trovarsi, in breve tempo, nello status di irregolari e poi di clandestinità nel territorio italiano a causa del diniego della protezione internazionale e della mancanza di una alternativa legislativa.
Come detto, infatti, sono persone migrate per lavoro ed hanno una forte motivazione a stabilirsi dove questo progetto può realizzarsi. Molti di loro hanno contatti in Italia o in altri stati europei, quindi non sono persone che, nella maggior parte dei casi, si troverebbero senza nessun riferimento e sostegno.

In particolare la cooperativa e le associazioni hanno sostenuto la petizione lanciata dal Progetto Melting Pot Europa “Diritto di sceltache chiede il rilascio di un titolo di soggiorno umanitario attraverso l’istituzione della protezione temporanea (art. 20) o le altre forme previste dall’ordinamento giuridico. La petizione ha raccolto ormai più di 12mila sottoscrizioni, fra cui centinaia di associazioni, oltre 60 amministrazioni locali, artisti e singoli cittadini. A Reggio Emilia, in una sola giornata, sono state raccolte oltre 600 firme, un numero significativo che dimostra come nel territorio ci sia la capacità di mettersi in rete e di rispondere ad una situazione che riguarda la città intera, cioè la consapevolezza che una volta ricevuti i dinieghi le persone non torneranno al loro paese di origine ma andranno ad aumentare le situazioni di irregolarità. Aumenteranno in questo modo le persone potenzialmente coinvolte in situazioni di illegalità a partire dal lavoro nero, fino ad arrivare ai circuiti dello sfruttamento, o della criminalità e non ultimo della criminalità organizzata.
Ogni risorsa messa a disposizione nel territorio di Reggio Emilia così come in tutto quello nazionale risulterà vana senza la prospettiva di un titolo di soggiorno.
Per tutte queste considerazioni che abbiamo condiviso nell’incontro col Vicario dott.ssa Cogode, in attesa dell’incontro con il Ministero dell’Interno per la consegna delle firme raccolte dalla petizione, con l’auspicio che avvenga in tempi brevi, si chiede alla Prefettura di Reggio Emilia che sia trasmessa formalmente la richiesta al Ministero dell’Interno di rilasciare un permesso di soggiorno a tutti i profughi provenienti dalla Libia indipendentemente da quale sia l’esito della loro domanda di asilo. La Regione Emilia Romagna ha approvato la risoluzione a favore della campagna diritto di scelta per i migranti provenienti dalla Libia con cui il Consiglio Regionale ha impegnato la Giunta affinché chieda il rilascio di un permesso per motivi umanitari ai profughi provenienti dalla Libia.
Inoltre, altre Organizzazioni e Istituzioni come il Tavolo Asilo, la Croce Rossa, la Commissione per i diritti umani del Senato, la rete dei Comuni solidali, la Fondazione Migrantes, hanno chiesto lo stesso provvedimento.

Si allegano la petizione e le firme raccolte a Reggio Emilia

Reggio Emilia, Maggio 2012

Luigi Codeluppi – Cooperativa sociale Dimora d’Abramo
Federica Zambelli – Ass. Città Migrante
Roberta Borciani – Emergency Reggio Emilia
Maddalena Cattani – GA3
Mssamba Diop – Jahspora Crew
Luca Gandolfo – Amnesty International Reggio Emilia
Annalisa Govi – Pollicino Gnus
Davide Mattioli – Partecipazione
Jean Bertin Sahmo  – ASNOCRE

WELCOME! FESTA PER UNA CITTADINANZA DI TUTTI

WELCOME!
Festa per una cittadinanza di tutti

Festa in occasione dell’inaugurazione di Fotografia Europea 2012 “Vita comune – Immagini per la cittadinanza”
Sabato 12 maggio – ore 20.00
Chiostri di San Domenico – Ex Stalloni
Reggio Emilia

In programma:

musica, testimonianze, giocoleria
Jasphora Crew Djset
Yakaar percussioni

Buffet gratuito offerto dai volontari, è gradito se porti qualcosa!

Evento promosso da:

G.A.3 – Generazione Articolo 3, Associazione Città Migrante, Emergency Reggio Emilia, ASNOCRE, Jasphora Crew, Partecipazione

La festa, organizzata in occasione delle giornate inaugurali di Fotografia Europea, dedicata quest’anno al tema della cittadinanza, vuole essere un momento per festeggiare e condividere la nostra idea di cittadinanza, una cittadinanza inclusiva, che parla il linguaggio dei diritti, della mescolanza e di un’accoglienza degna e vera.

Un’occasione di festa e di condivisione fra i giovani della nostra città, italiani e di origine straniera, dedicato in particolare ai migranti arrivati a Reggio Emilia da Lampedusa dall’inizio della guerra in Libia. La serata continua il percorso “Welcome”, una serie di iniziative che le associazioni hanno promosso con grande successo per dare il benvenuto e riempire di significato degno e vero la parola accoglienza.

Presenza importante della serata saranno i migranti arrivati da Lampedusa accolti come profughi presso il Polo TAV di Cella che,  assieme alle oltre 25.000 persone  che sono approdate sulle nostre coste durante il conflitto in Libia, stanno vedendo rigettata la loro domanda d’asilo e insieme a questa la loro possibilità di ricostruirsi una vita e una dignità.

Per questo, come ribadito in più situazioni, chiediamo che sia rilasciato immediatamente un permesso di soggiorno a tutti i migranti provenienti dalla Libia indipendentemente da quale sia l’esito della loro domanda di asilo. Un passaggio indispensabile per non creare nuova clandestinità e conseguentemente altre persone costrette all’invisibilità, al lavoro nero e ad essere sfruttate.

Per una “vita comune” e una cittadinanza di tutti!

LA SITUAZIONE ATTUALE DEI MIGRANTI PROVENIENTI DALLA LIBIA

La conferenza stampa per rendere pubblica la condizione odierna dei migranti arrivati dalla Libia che alloggiano a Reggio Emilia

I video degli interventi e la galleria fotografica

Oggi era previsto l’incontro con la Prefettura e i migranti arrivati dalla Libia insieme alle associazioni Città Migrante, Ga3, ASNOCRE, Emergency Reggio Emilia, Amnesty International Reggio Emilia, Pollicino Gnus, Parecipazione, Jahspora Crew e la Cooperativa Dimora di Abramo che gestisce l’accoglienza. La richiesta di incontrare un rappresentante della Prefettura è perchè venga trasmessa formalmente la richiesta di rilasciare un titolo di soggiorno ai migranti provenienti dalla Libia indipendentemente da quale sia l’esito della loro domanda di asilo così come chiesto dalla petizione #dirittodiscelta e ormai sottoscritta da oltre 11mila persone fra cui ammministratori, associazioni, artisti e singoli cittadini.
Per problemi tecnici l’incontro è stato spostato a data da definirsi.
Nell’attesa del nuovo appuntamento con il Prefetto si è svolta la conferenza stampa con i migranti arrivati a Reggio Emilia dopo lo scoppio della guerra in Libia per rendere nota qual’è la situazione a ormai un anno di distanza.
In particolare dai dati forniti dalla Protezione Civile di Reggio Emilia, nella provincia sono ospitati 198 persone e sono state attivate 36 strutture.
Nel territorio sono state messe in campo diverse risorse a partire dalla Cooperativa Dimora di Abramo che gestisce l’accoglienza ed accompagna i migranti nell’iter legislativo, alle associazioni e reti territoriali che hanno messo in campo una serie di inizative di scambio e incontro con la cittadinanza, alla rete Diritto di parola che ha promosso corsi di italiano. Attualmente molti migranti frequentano il ctp (Centro Territoriale Permanente).
Ogni risorsa e ogni sforzo risulteranno vani senza la prospettiva di un titolo di soggiorno. Perchè pur provenendo dalla Libia non sono nati in Libia. A Reggio le principali nazionalità sono Nigeriana e Maliana.
Spesso (non sempre certo) le storie dei paesi di provenienza e quelle soggettive non rientrano nella normativa sull’asilo perchè sia rilasciata una forma di protezione, e molte delle domande rischiano di essere rigettate, come sta avvenendo anche a Reggio Emilia. Nello specifico sono attualmente arrivati 13 esiti alle domande di asilo, fra cui 4 hanno ricevuto una forma di protezione e 9 domande sono state diniegate, al momento la percentuale nella nostra provincia è del 70% dei dinieghi.
Siamo consapevoli che in questo modo le persone non torneranno al paese di origine ma andranno ad ingrossare le fila dei clandestini, quindi persone costrette all’irregolarità, al lavoro nero, consegnate ai circuiti dello sfruttamento, della criminalità e non da ultimo della criminalità organizzata.
Tutto questo può essere evitato rilasciando un titolo di soggiorno umanitario come da più parti si sta chiedendo. E’ ora una necessità sempre più impellente.

11-14 APRILE MARATONA FIRME PER UN PERMESSO DI SOGGIORNO AI PROFUGHI PROVENIENTI DALLA LIBIA

Sta per inziare la maratona raccolta firme per un permesso di soggiorno ai profughi provenienti dalla Libia lnciata dal progetto Melting Pot Europa. L’obbiettivo è arrivare a 10.000 firme.

A Reggio Emilia sabato 14 aprile via Crispi angolo via Emilia dalle 10 alle 13 -dalle 15 alle 19 sarà allestito un banchetto raccolta firme promosso dall’ Ass. Città Migrante, Pollicino Gnus, GA3, ASNOCRE, Emergency Reggio Emilia, Amnesty International Reggio Emilia, Jahsopra Crew, Partecipazione, Cooperativa sociale Dimora di Abramo.
Inoltre il Laboratorio aq16 in via Fratelli Manfredi,14 raccoglierà le firme per tutta la serara di sabato 14 aprile.

Ognuno può contribuire firmando subito la petizione online: http://www.meltingpot.org/articolo17149.html
e scaricando il modulo e la petizione (http://www.meltingpot.org/articolo17609.html) per raccogliere le firme fra gli amici, i conoscenti e i colleghi di lavoro. I moduli possono essere consegnati direttamente al banchetto durante la giornata di sabato 14 aprile oppure scrivere una mail a cittamigrante@gmail.com che ci accordiamo per recuperali.
E’ imporatante il lavoro di tutte e tutti noi! Insieme possiamo farcela!

http://www.meltingpot.org/articolo17609.html

11-14 aprile – Maratona firme per il #dirittodiscelta: obiettivo 10.000!

Da mercoledì 11 a sabato 14 aprile lanciamo la sfida: diecimila firme per un permesso ai profughi provenienti dalla Libia

Sono già migliaia le firme raccolte dalla Campagna #dirittodiscelta per il rilascio di un permesso di soggiorno umanitario ai richiedenti asilo arrivati dalla Libia durante la cosiddetta “emergenza Nordafrica”.
Associazioni, enti, volontari, attivisti, operatori, singoli cittadini, oltre ad artisti, giornalisti, legali, docenti, rappresentanti delle istituzioni locali, esponenti di organizzazioni del mondo laico e cattolico, hanno voluto sottoscrivere il testo che rivolge al Ministero un’ istanza precisa: riconoscere ai migranti fuggiti dalla Libia ed approdati sulle nostre coste il diritto di restare, il diritto di scegliere il loro futuro.

Nelle prossime settimane incontreremo al Ministero dell’Interno Anna Maria Cancellieri per consegnarle la nostra richiesta insieme alle firme raccolte. Migliaia di voci che si aggiungono ad altre che in questi mesi hanno rivolto al Viminale la stessa richiesta: un segnale di discontinuità col passato governo.

Per questo da mercoledì 11 aprile a sabato 14 aprile invitiamo tutti a partecipare alla MARATONA PER IL #DIRITTODISCELTA.
Quattro giorni di raccolta firme nelle piazze, nelle scuole, nelle università, negli eventi e nelle iniziative pubbliche, nelle serate degli spazi sociali
per raggiungere insieme

l’ OBIETTIVO 10.000 FIRME

da consegnare al Ministero….

…insieme possiamo farcela…

- Leggi il testo, vedi le adesioni e sottoscrivi la petizione

- Scarica il testo in formato .pdf

- Scarica la locandina della maratona #dirittodiscelta

- Segnala il tuo punto di raccolta firme utilizzando lo spazio qui sotto oppure scrivendo una mail a redazione@meltingpot.org

- Segui la maratona #dirittodiscelta su twitter

- Segui la maratona #dirittodiscelta su facebook

LA SPREMUTA- SPETTACOLO SUI FATTI DI ROSARNO

Domenica 1 aprile ore 21.00 spettacolo teatrale
LA SPREMUTA
di e con Beppe Casales

Il 7 gennaio 2010 i migranti che lavorano a Rosarno si ribellano. Gli africani dopo anni di violenze e sfruttamento reagiscono, fanno ciò che gli italiani non fanno da anni: alzano la testa. In due giorni si consuma tutto: scontri con la polizia, la caccia al nero, e infine lo sgombero. I media nazionali sottolineano che la mafia non c’entra. Ma dire che la mafia non c’entra in Calabria è una bugia. La mafia c’entra eccome, non solo in Calabria.
Nei fatti di Rosarno si concentrano tre nodi fondamentali che stringono al collo l’Italia, e che prima o poi bisognerà avere il coraggio di sciogliere: il rapporto coi migranti, la mafia e il concetto di lavoro.
L’Italia è spremuta da mani violente, da molte mani. Il coraggio di chi non vuole più girare la testa, di chi pensa che vivere esiga più dignità deve essere imitato, non temuto.
Lo spettacolo è patrocinato da Libera e rete RADICI/Rosarno

Presso Lab aq16, Via F.lli Manfredi, 14 (RE)
Spettacolo promosso da Ass. Città Migrante, Libera Reggio Emilia, Emergency Reggio Emilia

Scarica la locandina

24 MARZO GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO IL RAZZISMO

Festa in occasione della giornata internazionale contro il razzismo,
dell’inizio della primavera e a un anno dalla primavera araba

sabato 24 marzo a parire dalle ore 19.

presso La Centrale via Gorizia, 12 RE

In programma:

giocoleria, letture, testimonianze,
Jahspora Crew (dj set),
Ummah Mic (live hip hop),
Break Street Boyzz.

Buffet gratuito offerto dai volontari, se vuoi porta qualcosa!

Evento promosso da:

Generazione Articolo 3, ASNOCRE, Associazione Città Migrante, Emergency Reggio Emilia

Scarica la locandina

UNA PIAZZA CONTRO L’ACCORDO DI INTEGRAZIONE

Grande partecipazione ed energia in piazza Casotti durante l’iniziativa contro un’esistenza a punti

Il 10 marzo, data dell’entrata in vigore dell’Accordo di integrazione, a Reggio Emilia una serie di realtà cittadine, fra cui Ass. Città Migrante, GA3, ASNOCRE, Emergency Reggio Emilia, Amnesty International Reggio Emilia, Spazio Incontro di Casa Bettola hanno dato vita ad una piazza dal titolo: “Contro un’esistenza a punti”.

L’Accordo di Integrazione (il cosiddetto permesso di soggiorno a punti), ultimo colpo di coda del Governo Berlusconi fortemente voluto dalla Lega Nord e che ha trovato applicazione con l’esecutivo Monti, renderà ancora più discriminati i cittadini stranieri e imporrà ulteriori vincoli per l’acquisizione del permesso di soggiorno da parte dei migranti. L’accordo, inserito all’interno del “Pacchetto sicurezza”, si presenta sotto forma di contratto con lo Stato e definirà il grado di “integrazione” che il migrante sarà tenuto a dimostrare.
In questo contesto si inserisce un nuovo strumento di pregiudizio e di clandestinizzazione con cui in realtà vengono disciplinati e orientati comportamenti e stili di vita, sottoponendoli al meccanismo della verifica dei crediti. Anche la lingua italiana e in generale la conoscenza subiscono una strumentalizzazione dall’alto, diventando una barriera ai diritti.

La piazza ha visto protagonisti per tutto il pomeriggio tante persone, attivisti antirazzisti, alunni ed insegnanti della scuola di italiano impegnati con sketch teatrali, poesie, percussionisti africani e buskers italiani, tanti bambini impegnati nei laboratori ed assaggi di cucina etnica. Il clima di festa generato da questa piazza meticcia ha voluto contrapporre all’impostazione rigida delle normative, come appunto l’accordo di integrazione, un altro modo di concepire la società che viviamo, cioè una società dove accoglienza e diritti non sono disgiunti e dove inclusione e tolleranza si costruiscono attraverso un percorso comune.

Accordo di integrazione – In vigore da sabato 10. Online accordointegrazione.dlci.interno.it. Ecco le circolari

Ascolta le intervste dalla piazza e vedi la galleria fotografica

10 MARZO – IN PIAZZA CONTRO L’ACCORDO DI INTEGRAZIONE

Sabato 10 marzo Piazza Casotti a parire dalle  ore 15

Contro un’esistenza a punti

In Piazza contro l’Accordo di Integrazione

giocolieri- musica- letture- percussioni- laboratori per bambini-cucina dal mondo

Nel mese di  marzo entrerà in vigore l’Accordo di Integrazione (il cosiddetto permesso di soggiorno a punti)  che renderà ancora più discriminati i cittadini stranieri e imporrà ulteriori vincoli per l’acquisizione del permesso di soggiorno da parte dei migranti

 

promuovono Ass. Città Migrante, GA3, ASNOCRE, Emergency Reggio Emilia, Amnesty International Reggio Emilia, Spazio Incontro di Casa Bettola

per info: cittamigrante@gmail.com

Scarica la locandina

1 marzo – Incontro/dibattito sull’Accordo di Integrazione

Contro un’esistenza a punti

incontro/dibattito sull’ Accordo di integrazione
1 marzo 2012 ore 21.00
pressso Casa Bettola, Via Martiri della Bettola 6 (RE)

Il 10 marzo entrerà in vigore l’Accordo di Integrazione (il cosiddetto permesso di soggiorno a punti), ultimo colpo di coda del Governo Berlusconi fortemente voluto dalla Lega Nord, che renderà ancora più discriminati i cittadini stranieri e imporrà ulteriori vincoli per l’acquisizione del permesso di soggiorno da parte dei migranti. L’accordo, inserito all’interno del “Pacchetto sicurezza”, si presenta sotto forma di contratto con lo Stato e definirà il grado di “integrazione” che il migrante sarà tenuto a dimostrare.
In questo contesto si inserisce un nuovo strumento di pregiudizio e di clandestinizzazione con cui in realtà vengono disciplinati e orientati comportamenti e stili di vita, sottoponendoli al meccanismo della verifica dei crediti. Anche la lingua italiana e in generale la conoscenza subiscono una strumentalizzazione dall’alto, diventando una barriera ai diritti.

promuovono Ass. Città Migrante, GA3, ASNOCRE, Emergency Reggio Emilia, Amnesty International Reggio Emilia, Spazio Incontro di Casa Bettola

per info: cittamigrante@gmail.com

scarica la locandina dell’iniziativa