Manifestazione contro la lega nord! I profughi di guerra portano i fiori al monumento dedicato ai caduti della Resistenza. Costruiamo insieme Reggio Emilia e l’ Europa che vogliamo!
La resistenza oggi è anche quella di chi scappa dalle guerre e cerca nuova vita nel nostro paese e si conquista i diritti negati riprendendosi le case lasciate vuote
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Circa 200 antifascisti hanno animato questa mattina una determinata manifestazione contro la presenza in città del segretario nazionale della Lega Nord Matteo Salvini.
Una settimana, quella culminata con la giornata di oggi, attraversata da intense polemiche, botta e risposta in merito all’opportunità o meno del partito padano di aver organizzato in una città storicamente molto legata alla resistenza partigiana un convegno “anti-euro” pregno di contenuti nazionalisti. La manifestazione, convocata dal Laboratorio Aq16, ha visto la presenza di tanti e tante giovani che già lo scorso febbraio si erano radunati, sempre contro la Lega per opporsi ad una fiaccolata in zona stazione, riuscendo ad evitare il passaggio dei padani nel quartiere più meticcio di Reggio Emilia.
Oggi il centro della città era massicciamente militarizzato dai reparti di celere provenienti da Bologna, chiamati per difendere il comizio di Salvini e tutelare il ministro del welfare Poletti, invitato dalle istituzioni cittadine alla commemorazione ufficiale del 25 aprile. Scelta, quella di aver invitato il ministro Poletti, definita inopportuna dai manifestanti antifascisti a poche settimane dagli scontri del 12 aprile nei pressi del ministero romano cui Poletti è titolare. Manifestazione diventata famosa per la violenza gratuita con cui i reparti antisommossa hanno gestito la piazza romana.
Il presidio, nonostante le limitazioni imposte dalla questura si muove verso le 10.20 e si trasforma in corteo lungo la via Emilia dirigendosi verso l’hotel Posta , nel cuore del centro dove Salvini stava tenendo il comizio. I manifestanti , forzato con decisione un primo blocco di transenne, spingono gli agenti fino all’altezza di via Guido da Castello dove la strada era interrotta da mezzi blindati mezzi di traverso. Dopo alcuni momenti di tensione dovuti ai tafferugli dal corteo si stacca una delegazione di rifugiati ed antirazzisti per deporre simbolicamente dei garofani rossi ai piedi del monumento alla resistenza in piazza martiri del 7 luglio. “La resistenza oggi è quella di chi scappa dalle guerre e cerca nuova vita nel nostro paese e si conquista i diritti negati riprendendosi le case lasciate vuote” dicono i militanti al ritorno della delegazione. Il corteo proseguirà poi per le vie del centro per fare ritorno in piazza Gioberti da dove la mattinata era iniziata intonando slogan contro la lega nord e la fastidiosa presenza dei reparti antisommossa di polizia.
Una manifestazione riuscita, che ha dato spessore ad una giornata storicamente importante come il 25 aprile, connotandola di contenuti anti nazionalisti ed antirazzisti. Perché come sottolineato più volte durante il corteo il nuovo fascismo oggi è quello che dopo 7 anni di austerity e crisi feroce preme l’acceleratore sui sentimenti egoistici e per il ritorno alle piccole patrie, condizione che porterebbe l’Europa ad essere attraversata dalle guerre. Contenuti che il Laboratorio Aq16 e tutti i gruppi presenti oggi in manifestazione, intenderanno sviluppare in un ricco calendario primaverile, dal 1 maggio, attraversando le mobilitazione europee di metà mese, al 18 maggio contro i CIE a Bologna, fino ad arrivare alla grande mobilitazione continentale convocata l’11 luglio a Torino in occasione del summit dell’ UE sulla disoccupazione giovanile.
Art tratto dal sito di Global Project