Per il diritto d’asilo e la libertà di movimento #noborders

La Road Map per il diritto di asilo e la libertà di movimento arriva a #ReggioEmilia
Il 6 aprile alle 17.00, presso la sede di Città Migrante – Viale Risorgimento 2/1 Reggio Emilia – ci troveremo per un incontro di formazione per esaminare il patto e le sue ricadute sull’Italia.
Verso la fine del diritto d’asilo in Europa?

Durante l’incontro, introdotto da Federica Zambelli (Città Migrante), Gianfranco Schiavone (CIS e ASGI) analizzerà i momenti chiave della storia del Patto Europeo che hanno portato alle recenti riforme che, il 20 dicembre 2023, hanno portato il Consiglio e il Parlamento europeo ad un accordo su quattro regolamenti chiave sottoposti a voto finale di approvazione da parte del Parlamento, prevista per metà aprile 2024:
1) un nuovo regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione (detto Reg. Ramm) che sostituisce il vigente Reg. Dublino III;
2) l’introduzione di un nuovo regolamento finalizzato alla gestione delle migrazione e in caso di crisi;
3) l’introduzione di un nuovo regolamento che introduce una procedura di screening alla frontiera;
4) la riforma della Direttiva 2013/32/Ue in materia di procedura comune di asilo adottando al suo posto un più stringente Regolamento.

Ci interrogheremo su quali siano le finalità della riforma, su quali rischi tale riforma comporterà per il sistema di asilo in UE, nonché sulle conseguenze della cessione delle responsabilità giuridiche – imposte dagli accordi internazionali – su paesi terzi.

Presenti in qualità di organizzatori:
Ass. Città Migrante,
Avvocato di Strada – Reggio Emilia, Passaparola,
Ass. Partecipazione,
Gruppo Laico Missionario,
Coop Vivere la Collina,
Cooperativa Centro Sociale “Papa Giovanni XXIII” – s.c.s. Onlus


#NOCPR in #EmiliaRomagna

2 marzo- da #ReggioEmilia verso la #manifestazione regionale contro i CPR.
Ritrovo in stazione dei treni a Reggio Emilia alle 12.45 raggiungeremo insieme il corteo a Ferrara.

MANIFESTAZIONE NO CPR
SABATO 02 MARZO ORE 15 FERRARA

(Concentramento Piazzale Poledrelli)
Il Governo Meloni sta rilanciando il sistema dei CPR (Centri di Permanenza per i Rimpatri) dichiarando di volerne aprire almeno uno in ogni regione ed è stata confermata l’esistenza di uno studio di fattibilità per l’apertura di un centro a Ferrara.
Attualmente i CPR in Italia sono 10, tre dei quali sotto indagine per reati tra quali truffa, maltrattamenti, violenza privata pluriaggravata, falso ideologico, oltre a reati fiscali. Tra le accuse, come emerso anche da diverse inchieste, la somministrazione forzata di psicofarmaci e la negazione di cure.
I CPR sono luoghi inaccessibili, dove di continuo avvengono soprusi e violenze che spesso portano ad atti di autolesionismo fino al suicidio, come quello di Sylla Ousmane, rinchiuso nel CPR di Ponte Galeria, avvenuto all’inzio di febbraio.
Luoghi inumani, in cui le persone sono private della libertà personale, anche solo per avere il documento di soggiorno scaduto, reato amministrativo non penale.
Dopo la manifestazione tenutasi ad ottobre a Bologna, la settimana scorsa sono stati fatti diversi presidi in regione appoggiati da tantissime realtà. A Ferrara quasi 50 associazioni si sono mobilitate, organizzando diverse iniziative.
Un CPR (allora CIE/CPT) in Emilia Romagna è già stato chiuso dopo una lunga stagione di lotte. Vogliamo ribadire chiaramente che nessun arretramento è possibile sul nostro territorio e che quelli esistenti in altre regioni devono essere immediatamente chiusi.
Rifiutiamo l’idea di carceri in cui rinchiudere, magari dopo essere stato sfruttato sul lavoro, chi ha la sola colpa di cercare un futuro migliore attraverso la migrazione.
Da Ferrara a Bologna, da Rimini a Piacenza la nostra non è solo un’opposizione di cittadin* contro modelli di reclusione e segregazione, ma è anche rivendicazione e impegno per un’accoglienza degna, per città aperte e plurali, per percorsi di autonomia e integrazione. Vogliamo contribuire ad una Europa di ponti, di libertà e giustizia sociale e non di muri, discriminazioni e politiche suprematiste e nazionaliste.

CUCINE SENZA FRONTIERE DALLA TUNISIA

Sabato 10 febbraio : dalla Tunisia con musica e cibo nella sede di Città Migrante in Viale Risorgimento 2/1 a #reggioemilia

Si parte alle 18 con :
THE KING OF BONGO EXPERIENCE – ARKTAH’ + ALI BELAZI
Due musicisti della scena alternativa tunisina di stanza a Bologna, Taha Ennouri alias ArkTah’ alla consolle e Ali Belazi alle percussioni, presentano un DJ Live-set di world music elettronica.
Alte temperature ritmiche, mix tra dimensione elettrica e acustica, basi elettroniche che lasciano spazio ai bagagli musicali di entrambi, echi lontani ma sorprendentemente familiari, perché istintivi: il mondo si muove, come le persone e i battiti.
La musica sarà accompagnata da un aperitivo con omek houria: (insalata tunisina a base di carote) e tajine malsouka (frittata tunisina con formaggio)

Ore 20:
Cucine senza frontiere dalla Tunisia con – couscous con verdure
e market khodra (salsa di verdure cotte)
prenotazioni cena e informazioni via WhatsApp al numero 3463790545 o alla mail cittamigrante@gmail.com
*Ali Belazi è percussionista, paroliere di testi in arabo e cantante. Fin dalla giovane età in Tunisia frequenta gli ambienti della tradizione musicale sufi e della musica popolare e folcloristica: elemento presente già nei suoi primi progetti musicali, che fondono stili e generi (Yamam, Strava, Mizrap Band). Con l’arrivo in Italia, prosegue il suo percorso di mescolanza tra culture musicali diverse.
*Taha Ennouri alias ArkTah’ è batterista, percussionista e produttore di musica elettronica. Negli anni suona in diversi gruppi della scena musicale alternativa tunisina (Gultrah Sound System, Chabbouba Stambeli Urbain, Treeq, Hiya wal Aalam).
Guidato dal ritmo, si orienta verso destinazioni diverse e attraversa latitudini e generi, creando soundscapes dove l’elettronica si mescola alle sonorità nordafricane e a quelle più ancestrali subsahariane, fino a toccare quelle più dolci e calde sudamericane. Leggi tutto “CUCINE SENZA FRONTIERE DALLA TUNISIA”

CONFINE ORIENTALE/ALTO ADRIATICO. DA CHE PARTE VENGONO I SILENZI #reggioemilia #casabettola

I TEMPI NON SONO MATURI

𝘐𝘯 𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘷𝘦𝘯𝘵𝘦𝘯𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭 #𝘎𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰𝘥𝘦𝘭𝘳𝘪𝘤𝘰𝘳𝘥𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘰𝘯𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘶𝘯 𝘤𝘪𝘤𝘭𝘰 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘱𝘢𝘳𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘩𝘪 𝘥𝘢 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘰𝘯𝘥𝘦 𝘭𝘢 𝘱𝘰𝘭𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘵𝘢𝘱𝘱𝘦𝘵𝘰, 𝘤𝘩𝘪 𝘦̀ 𝘳𝘪𝘮𝘢𝘴𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘴𝘪𝘭𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰 𝘪𝘯 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘢𝘯𝘯𝘪, 𝘤𝘩𝘪 𝘩𝘢 𝘯𝘦𝘨𝘢𝘵𝘰 𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘦 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘰𝘯𝘴𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘱𝘦𝘳 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘥𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘭𝘵𝘰 𝘢𝘥𝘳𝘪𝘢𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘮𝘦𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘭 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘴𝘤𝘰𝘳𝘴𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘱𝘢𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘣𝘳𝘰𝘥𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘵𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘦𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘥𝘪 𝘯𝘦𝘨𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘷𝘦𝘳𝘪𝘵𝘢̀ 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘤𝘢, 𝘮𝘪𝘴𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘵𝘢̀ 𝘦 𝘣𝘢𝘴𝘢𝘳𝘦 𝘭’𝘪𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘢𝘵𝘢 𝘴𝘶 𝘧𝘢𝘭𝘴𝘪𝘵𝘢̀ 𝘪𝘯𝘷𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘣𝘶𝘨𝘪𝘦 𝘦 𝘰𝘮𝘪𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪.

𝗚𝗶𝗼𝘃𝗲𝗱ı̀ 𝟭𝟴 𝗚𝗲𝗻𝗻𝗮𝗶𝗼 𝗵.𝟮𝟭:𝟬𝟬 ℅ 𝗖𝗮𝘀𝗮𝗯𝗲𝘁𝘁𝗼𝗹𝗮

𝐂𝐎𝐍𝐅𝐈𝐍𝐄 𝐎𝐑𝐈𝐄𝐍𝐓𝐀𝐋𝐄/𝐀𝐋𝐓𝐎 𝐀𝐃𝐑𝐈𝐀𝐓𝐈𝐂𝐎. 𝐃𝐀 𝐂𝐇𝐄 𝐏𝐀𝐑𝐓𝐄 𝐕𝐄𝐍𝐆𝐎𝐍𝐎 𝐈 𝐒𝐈𝐋𝐄𝐍𝐙𝐈. L𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐢.

Ne discutiamo con:
– Domenico Vitale – Storico, Istoreco
– Carlo Ugolotti – Storico, Università di Parma/Istoreco

Dal 1945 ad oggi nessun rappresentante dello stato italiano è andato in visita al campo di Arbe. In occasione delle celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della chiusura (a seguito dell’armistizio dell’8 settembre 1943) le autorità italiane furono invitate, al pari di quelle slovene e croate, a partecipare alle cerimonie. Ancora una volta lo stato italiano è stato l’unico a non mandare nessun suo rappresentante a queste cerimonie di ricordo. Arbe è paradigmatico di come lo stato italiano si rapporti alle vicende dell’alto adriatico ed è da questo che vogliamo partire per parlare di chi, come e perché mantiene realmente il silenzio sviando la responsabilità della propria parte.

Prossimi incontri:

🚩 GIOVEDI’ 25 GENNAIO h. 21:00 _ 𝗡𝗢𝗥𝗠𝗔 𝗖𝗢𝗦𝗦𝗘𝗧𝗧𝗢, 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗺𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗳𝗮𝗹𝘀𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗰𝗮
🚩 SABATO 3 FEBBRAIO h. 16:00 _ 𝗖𝗢𝗡𝗙𝗘𝗥𝗘𝗡𝗭𝗔 𝗙𝗢𝗜𝗕𝗘: 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗲 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗲 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹 𝗱𝗼𝗽𝗼𝗴𝘂𝗲𝗿𝗿𝗮 𝗮 𝗼𝗴𝗴𝗶

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Cena benefit per le spese legali

𝐒𝐀𝐁𝐀𝐓𝐎 𝟏𝟔 𝐃𝐈𝐂𝐄𝐌𝐁𝐑𝐄 ℅ #𝐋𝐚𝐛𝐀𝐐𝟏𝟔 #ReggioEmilia
𝐆𝐥𝐢 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧ə 𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐥ə 𝐚𝐥𝐥❜𝐚𝐧𝐧𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐜𝐞𝐧𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐞 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐥𝐢.
🔶Dalle 20:00
🔶Menù:
– antipasto veg
– piatto di polenta con sughi a scelta (di carne o veg)
– lambrusco (o analcolico)
– dolce
🔶Contributo a persona: 20€ adulto | 10€ bambini/e
📞 Prenotazioni al 3487458148 _ whatsapp o tell_ (entro giovedì 14 dicembre): indicando numero di posti e quantə veg.
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🚩Come ogni fine anno vogliamo ritrovarci e abbiamo il piacere di invitare compagnɜ e solidalɜ alla cena per le spese legali degli spazi sociali di Reggio Emilia. I procedimenti penali a carico di compagnɜ degli spazi sociali sono tuttora in corso, la mano lunga dello stato italiano continua a voler punire quanti negli anni passati e fino ad oggi hanno prodotto e agito conflitto sociale, aperto spazi di libertà e lottato per i diritti di tuttɜ.
Il prossimo futuro si presenta peggiore del passato, a tinte fosche, nere come il colore di chi governa oggi l’Italia. Il Governo di Giorgia Meloni è lanciato a grandi passi nel tentativo di realizzare il progetto politico missino elaborato negli anni ottanta del presidenzialismo, quello più recente di Berlusconi di mettere sotto controllo l’indipendenza della magistratura e il grande sogno leghista di dividere in due il paese attraverso il federalismo del Nord. Questi importanti progetti reazionari vengono accompagnati da una costante produzione di nuova legislazione repressiva.
Attraverso numerosi decreti (dpcm) il governo Meloni continua a creare nuovi reati da sanzionare con pene detentive e al contempo continua ad inasprire le pene previste per “reati” gia presenti nell’ordinamento penale italiano, su tutti il doppio aumento di pene per il “reato”di occupazione di immobili portato una prima volta a 5 anni e poi aggiornato dopo pochi mesi a 7 anni.
Queste azioni da parte del governo sono rivolte a voler normare comportamenti che non rientrano nei classici canoni della destra e a reprimere duramente ogni possibile conflitto sociale, dai rave alle occupazioni, dai blocchi stradali ai picchetti dei lavoratori, vogliono seppellire tutto ciò che odiano sotto anni di prigione.
Tocca a noi tuttɜ lavorare affinché tutto ciò non diventi la norma.
Tocca a noi tuttɜ essere solidalɜ con chiunque venga colpito.
Vogliamo ritrovarci come ogni anno per condividere percorsi e discorsi, una buona tavola del buon lambrusco e la determinazione nel continuare a lottare.

𝗟𝗮𝗯 𝗔𝗤𝟭𝟲 – 𝗖𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗠𝗶𝗴𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲 – 𝗖𝗮𝘀𝗮 𝗕𝗲𝘁𝘁𝗼𝗹𝗮

NO BORDER fest

Sabato 28 ottobre vi aspettiamo alla NO BORDER FEST a #reggioemilia, una giornata di dibattito, cibo e musica per festeggiare insieme 16 anni di attività dell’associazione Città Migrante!

_Apertura cancelli ore 16.00
troverai il market con artigianato, Artist3, abbigliamento Vintage, illustrazioni, Handmade & more

_ore 17 Presentazione del libro ‘Umanità in bilico’, Medici Senza Frontiere in Italia, venticinque anni dalla parte degli esclusi, di Giuseppe De Mola
Intervengono
Monica Minardi – Presidente Medici senza Frontiere Italia
Bourama Yaressi – Associazione maliana Badegna Reggio Emilia
Luca Censi – Direttore Area Socio Sanitaria Servizi Integrati Cooperativa “Centro Sociale Papa Giovanni XXIII” di Reggio Emilia
– In collegamento Giuseppe De Mola, autore del libro e operatore umanitario di MSF
in dialogo con Federica Zambelli – Associazione Città Migrante

_ore 20.00 Cucine Senza Frontiere
Cucina senegalese e indiana. Piatti vegetariani
contributo 10 euro

_ore 21.00 musica live
Jules, Jungle Kats, La Kattiveria, Carota de Lo Stato Sociale, Dj set & more
contributo 5 euro

per informazioni e prenotazione cena : cittamigrante@gmail.com, SMS e WatsApp 346 379 0545

Il ricavato dell’iniziativa sostiene i progetti dell’associazione Città Migrante
L’associazione Città Migrante nasce a Reggio Emilia nell’ottobre del 2007 ed è composta da persone di origine italiana e straniera che insieme vogliono promuovere una cultura dell’accoglienza, e favorire nuove forme di interazione fra “vecchi” e nuovi” cittadini per costruire una città includente e solidale in cui i diritti siano garantiti a tutte e tutti

Contro il #DecretoCutro – Conferenza Stampa/Incontro

Il 17 giugno ci ritroviamo alle 11.00 in Piazza Prampolini #ReggioEmilia per una conferenza stampa/incontro contro il Decreto Cutro.
Vogliamo parlare insieme della nuova Legge sull’immigrazione.
Lo facciamo in occasione della giornata mondiale del rifugiato che si celebrerà pochi giorni dopo (il 20 giugno) .
Il cd Decreto Cutro è un paradosso ed è frutto di una speculazione politica. Viene infatti emanato come risposta al tragico naufragio di Steccato di Cutro dove hanno perso la vita oltre cento persone. La norma di fatto non va ad impedire le cause che hanno prodotto questa drammatica vicenda ma restringe i diritti dei richiedenti asilo e dei migranti in generale.
Ciò che effettivamente produrrà questa Legge sarà irregolarità per chi già vive e lavora nel nostro territorio, persone che non potranno avere un titolo di soggiorno, che saranno relegate ai magini.
Inoltre i richiedenti asilo accolti nei centri di accoglienza straordinaria non potranno più usufruire dei progetti di integrazione, come per esempio i corsi di italiano.
Tutto questo produrrà marginalità nelle nostre città, mancanza di diritti e sicuramente inciderà sulla sicurezza dei territori.
Vogliamo parlare insieme di tutto questo, informaci, capire che cosa comporterà la nuova Legge sull’immigarzione sia sulle persone migranti che ne saranno direttamente copite, sia nei territori che tutte e tutti noi abitiamo e che cosa possiamo fare insieme per contrastare il Decreto Cutro.

Primo maggio #ReggioEmilia

Manifestiamo il #1maggio a Reggio Emilia, per dare una risposta collettiva alle politiche dei governi che da decenni creano precarietà e povertà individuali, alimentando la guerra tra poveri e spingendo una fascia sempre piu larga di persone verso l’esclusione sociale. Politiche che concentrando la ricchezza a favore delle multinazionali, dei grossi gruppi industriali, di chi vive di speculazione finanziaria e fanno ricadere i costi sociali sui territori e nelle periferie delle città.
Una fascia sempre più ampia di popolazione non trova casa , c’è chi pur avendo un lavoro non riesce ad arrivare a fine mese e i migranti rischiano di perdere la possibilità di avere i documenti in regola mentre il welfare continua ad essere depotenziato o privatizzato.

Il 1 maggio invitiamo a convergere chi quotidianamente lotta per
– gli aumenti salariali contro il carovita
– la possibilità di trovare una casa in affitto contro la
speculazione immobiliare
– i progetti di mutuo aiuto contro la povertà e l’esclusione
sociale
– il diritto di regolarizzazione dei migranti contro il
restringimento del nuovo decreto immigrazione
– una sanità e una scuola pubblica contro la privatizzazione
– una riconversione ecologica contro il greenwashing

Il primo maggio è una data per noi tutt’altro che celebrativa o di mera ritualità, ma un momento importante per mettere in comune vertenze ed esperienze che contrastano sia a livello cittadino che a livello nazionale le politiche del governo Meloni, che senza vergogna ha tolto il reddito di cittadinanza, il contributo per l’affitto e continua a tagliare risorse ai servizi pubblici a vantaggio dei privati, continua ad investire in armi, a rifinanziare la cosiddetta guardia costiera Libica . Tutto questo lo fa attraverso una speculazione politica dove scarica le responsabilità dell’insicurezza nelle città verso gli ultimi arrivati.

Scendiamo in piazza per costruire una città dove il pubblico riprenda potere sul privato, dove il lavoro povero non sia la regola per le giovani generazioni, dove le discriminazioni di genere, colore della pelle o classe sociale non abbiano cittadinanza

LUNEDI 1 MAGGIO CONCENTRAMENTO ORE 15:30 PRESSO L’ARCO DI VIA ROMA

CITTA’ MIGRANTE
ADL COBAS
CASA BETTOLA
LABORATORIO AQ16
COLLETTIVO RABUN

Conferenza stampa di Ilaria Cucchi a #ReggioEmilia

Ringraziamo Ilaria Cucchi per la sua presenza e il suo sentito e prezioso contributo alla discussione, gli organizzatori dell’iniziativa La voce degli ultimi: Ilaria Cucchi a Reggio Emilia per averci dato l’opportunità di esserci per parlare di carcere , di cpr e della fascia di popolazione che maggiormente finisce negli istituti penitenziari.

Qui l’intervista ad un giornale locale dopo la visita al carcere di Reggio Emilia.

Di seguito alleghiamo gli interventi di Ilaria Cucchi e di Federica Zambelli di Città Migrante durante la conferenza stampa:

L’iniziativa:
La Senatrice Ilaria Cucchi a Reggio Emilia
Venerdì 21 aprile la Senatrice Ilaria Cucchi sarà a Reggio Emilia per confrontarsi con i cittadini sui temi della giustizia sociale, solidarietà e Diritti Umani. La Cucchi, parlamentare di Sinistra Italiana eletta nelle fila dell’Alleanza Verdi-Sinistra e Vicepresidente Commissione Giustizia, trascorrerà un pomeriggio con gli attivisti e i simpatizzanti della sinistra reggiana.
A partire dalle 13 è stato organizzato un pranzo con la Senatrice presso il ristorante “La Gargotta del Popol Giost” in Piazza Pietro Scapinelli 5 in centro storico.

Seguirà alle 15 una conferenza stampa, aperta al pubblico, nella quale la Cucchi illustrerà la sua azione politica parlamentare. Insieme a lei interverranno Cosimo Pederzoli (segretario cittadino Si), Federica Zambellli (presidente associazione Città Migrante), Dario De Lucia (capogruppo Coalizione Civica), Ellisa Visentin (esecutivo provinciale Europa Verde) e Marco Dall’Asta (attivista Possibile). Sarà l’occasione per intrecciare temi nazionali che hanno ricaduta anche per Reggio Emilia come il diritto all’abitare, il sistema dell’accoglienza, lo sfruttamento lavorativo e la situazione dei detenuti in Italia.

#25APRILE 2023 – Via i fascisti dalle strade, fuori il fascismo dalle istituzioni

🚩 h. 10:00 concentramento #antifa in corso Garibaldi #reggioemilia, davanti alla Basilica della Ghiara.

Il periodo storico in cui ci troviamo è segnato dalla salita al governo dell’estrema destra italiana. L’attività istituzionale svolta da ottobre ad oggi è stata incentrata sul tentativo di sottrarre i già scarsi diritti a quanti non sono allineati allo stereotipo di italiano che la compagine di governo ha in mente e che è la base dei loro stessi principi politici.
Ci ritroviamo con degli esponenti di governo ex MSI e apertamente revisionisti, che non si fanno scrupoli a chiamare “assassini di musicisti” i responsabili dell’azione di via Rasella, colpevolizzando i partigiani combattenti e riabilitando i nazi-fascisti occupanti.
Ci ritroviamo con un ministro dell’istruzione che afferma che l’umiliazione è fondamentale nella crescita e nella formazione dell3 student3, che non aspetta un secondo a sanzionare una preside che condanna un’aggressione squadrista, ma al contrario denuncia student3 per semplici manifestazioni di dissenso.
Ci ritroviamo politiche in materia di immigrazione che sono un completo rifiuto da parte del governo di riconoscere come universale il diritto alla libertà di movimento e alla fuga da guerra e miseria. Le stragi che sono avvenute e che tuttora si consumano sono tutte annunciate ed evitabili, ciò che il governo sta facendo è rendere ancora più pericoloso e difficile il viaggio che i migranti compiono, con il risultato di moltiplicare sempre di più la sofferenza e la morte per centinaia di migliaia di persone innocenti.
Ci ritroviamo un governo che usa incessantemente la parola meritocrazia per riaffermare e consolidare le differenze di classe.
Ci troviamo ad affrontare un governo che risponde ad ogni comportamento sociale che non rispecchia i propri canoni solo ed esclusivamente attraverso lo strumento repressivo licenziando leggi che comminano anni di carcere per ogni cosa.
Questi primi mesi di governo Meloni ci dicono chiaramente che l’obiettivo è attaccare e distruggere passo dopo passo i principi alla base delle democrazie costituzionali sorte dopo la liberazione dell’Europa dal nazifascismo.
Il governo attacca e continuerà ad attaccare l’esperienza della resistenza in molti modi, ognuno dei quali corrisponde a falsità e malafede, tentando così di riscrivere la storia per provare a decostruire il sentimento antifascista proprio di una società aperta ed egualitaria.
Le dichiarazioni revisioniste di vari membri del governo e del partito della Meloni sono sia un’arma per scalfire la memoria della resistenza che un diversivo per portare l’attenzione ed il dibattito pubblico su questo tema mentre sotto i nostri occhi si parla di legalizzare la tortura ed è in corso l’aumento esponenziale del regime repressivo verso qualsiasi forma di divergenza.
In questi mesi, seppur ancora non direttamente legittimati dal governo, i fascisti stanno tornando a sentirsi liberi di agire nelle strade, cosa che nella nostra città si è espressa nella continua comparsa di scritte nazifasciste e simboli di odio sui muri dei nostri quartieri e spazi militanti e che ha trovato compimento nella scoperta che l’autore di tali scritte girava armato e pronto ad utilizzare la pistola contro chiunque avesse tentato di fermarlo, così com’è accaduto proprio alle nostre compagne e i nostri compagni che l’hanno incrociato mentre era intento a scrivere sui muri il proprio repertorio di simboli nazifascisti.

Come militant3 antifascisti e cittadin3 di Reggio Emilia, pensiamo e pratichiamo un antifascismo che parta dal basso e si concretizzi in una presa di coscienza collettiva della cittadinanza intera, che cacci i reflussi di fascismo sia disorganizzato nelle strade che organizzato nelle istituzioni, che lotti per i valori della libertà e della fratellanza degli oppressi contro gli oppressori.
Scendiamo nelle strade tutte e tutti insieme per ricordare la Liberazione e per gridare a pieni polmoni che il fascismo a Reggio Emilia non passa!

Questo 25 aprile, come ogni anno parteciperemo al corteo cittadino, consapevoli che la lotta sarà lunga e dura e che oggi è più che mai necessario smettere di sottovalutare l’estrema destra e al contempo assumere e fare crescere una nuova coscienza collettiva per affrontare questo presente.

🔴 Concentramento corteo ore 10:00 Corso Garibaldi (fronte alla basilica della Ghiara) 🔴

Laboratorio AQ16, Casabettola, Ass. Città Migrante